Cronaca

Confermati i domiciliari a moglie e suocera di Soumahoro. Pronto il ricorso in Cassazione

di Cristiana Flaminio -

LILIANE MUREKATETE, MOGLIE DI ABOUBAKAR SOUMAHORO MARIE THERESE MUKAMITSINDO, SUOCERA DI ABOUBAKAR SOUMAHORO


Il Tribunale del Riesame di Roma ha confermato i domiciliari per la moglie e la suocera del deputato Aboubakar Soumahoro. Oltre alle donne, la misura cautelare è stata confermata anche agli altri esponenti del consiglio d’amministrazione della coop Karibu. Nell’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, eseguita il 30 ottobre scorso dai militari della Guardia di Finanza, si leggono alcune delle accuse rivolte ai gestori della coop sociale integrata. Che avrebbero messo in campo “condotte di frode in pubbliche fornitore” al punto che il gip ha definito “allarmante” il “quadro di distrazioni patrimoniali” che sarebbero state finalizzate a “svuotare la Karibu” anche per il tramite “di un soggetto giuridico fittizio, Jumbo Africa”. Fino al punto da portare la coop amministrata dalla moglie e dalla suocera di Soumahoro nello stato di insolvenza dichiarato dal tribunale di Latina nel mese di maggio scorso.

Tra le accuse c’è quella secondo cui, con la scusa di “progetti”, venivano utilizzati denari tramite una carta in strutture ricettive, negozi di abbigliamento, gioiellerie, sia in Italia che all’estero, dal Rwanda al Portogallo, passando per il Belgio.

Intanto, il collegio difensivo non ci sta. E aspetta di conoscere le motivazioni che hanno spinto i giudici del Riesame a confermare i domiciliari per Marie Therese Mukamatsindo e Liliane Murekatete, rispettivamente suocera e moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, per proporre ricorso in cassazione. “Siamo convinti – ha spiegato Lorenzo Borré, legale della moglie del deputato all’Adn Kronos- dell’insussistenza delle esigenze cautelari e della responsabilità della mia assistita in ordine ai reati contestati”.


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