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Mondiale per Club: spalti vuoti, diritti tv a go go

Anche il Mondiale trascura gli spettatori fisici per puntare sul business miliardario dei diritti tv

di Dave Hill Cirio -

Gianni infantino


Stanotte la prima partita del Mondiale per Club, competizione calcistica per club che assegna il titolo di campione del mondo e la cui prima edizione risale al 2000. La versione attuale, organizzata dalla Fifa, ha subito un importante cambiamento nel 2025 con un nuovo formato che coinvolge 32 squadre, suddivise in 8 gironi da 4 squadre ciascuno, simile al Mondiale per nazionali. Le prime due di ogni gruppo accedono alla fase a eliminazione diretta fino alla finale.

Chi ha voluto questo Mondiale?

Il torneo è stato fortemente voluto dal chiacchiertatissimo Gianni Infantino, presidente Fifa, che ha proposto questa nuova formula quasi dieci anni fa. L’obiettivo è creare un evento globale che coinvolga tutte le confederazioni continentali e che si svolga ogni quattro anni, mentre la vecchia formula con poche squadre si disputava annualmente. La nuova edizione è stata posticipata rispetto al previsto debutto nel 2021 a causa della pandemia.

Le date

Il torneo sarà disputato fino al 13 luglio negli Stati Uniti, con la finale allo stadio dei New York Giants a East Rutherford. Vi partecipano 32 squadre provenienti dalle 6 confederazioni Fifa, con 12 squadre europee, massimo due per nazione, tra cui Inter e Juventus per l’Italia, la prima oggi “orfana” del calciatore iraniano Taremi bloccato dal conflitto in corso.

Il format prevede gironi da 4 squadre, le prime due passano agli ottavi, poi eliminazione diretta in gara secca, senza finale per il terzo posto.

Il montepremi miliardario

Il montepremi complessivo supera il miliardo di dollari, oltre 900 milioni di euro, con un bonus di partecipazione che va da 3,5 milioni di dollari per club minori fino a quasi 40 milioni per le squadre europee più forti. Il vincitore può incassare fino a 125 milioni di dollari. Un torneo dominato dal dio denaro, che ha generato critiche per il possibile squilibrio economico e il sovraccarico di partite per i giocatori.

Il flop del Mondiale negli stadi

Secondo il New York Times, ci sono state controversie legate alla vendita dei biglietti, con prezzi che sono passati da oltre 300 euro ad un valore di soli 4 euro, e molti biglietti sono stati regalati, segnalando una scarsa vendita e interesse iniziale. Spalti vuoti, probabilmente, per il torneo, mentre i diritti tv hanno, al soito, girato alla grande.

Il Mondiale in tv in Italia

Il torneo è trasmesso in Italia principalmente da Dazn, che ha acquisito i diritti per tutte le 63 partite in modalità free, quindi visibili gratuitamente senza abbonamento. E ha investito un miliardo di dollari per i diritti, stringendo accordi con i suoi partner sauditi per garantire la massima visibilità.


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