Salute

Morti in eccesso non Covid: effetto delle scelte politiche?

di Federico Cenci -


Uno studio rileva che negli Stati Uniti c’è stato un tasso medio annuo di 97 mila decessi in più. In Svezia, dove le misure erano meno restrittive, numeri in controtendenza

Covid, ma non solo. Nel periodo di pandemia gli Stati Uniti hanno conosciuto un incremento di mortalità, che gli esperti attribuiscono alle scelte politiche attuate per arginare il noto virus. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sul National Bureau of Economic Research (Nber).

Vi si legge che da aprile 2020 almeno fino alla fine del 2021, gli americani sono morti per cause non Covid a un tasso medio annuo di 97 mila in eccesso rispetto alle tendenze precedenti. I decessi per ipertensione e malattie cardiache combinati sono stati 32 mila in più. E ancora: diabete, obesità, abuso di farmaci e alcol hanno provocato una crescita tra le 12 mila e le 15 mila vittime. In particolare, l’allarme riguarda i decessi per droga: 108 mila nell’anno solare 2021. Salito a 100 mila anche il numero delle vittime di omicidio.

“Mentre i decessi per Covid affliggono in modo schiacciante gli anziani, il numero assoluto di decessi in eccesso non Covid è simile per ciascuna delle fasce di età 18-44, 45-64 e over 65”, si legge nel documento. Curioso che l’aumento riguardi soprattutto le persone di una fascia anagrafica più giovane, cioè quella meno colpita dal Covid: “La mortalità per tutte le cause durante la pandemia è stata elevata del 26 per cento per gli adulti in età lavorativa (18-64), rispetto al 18 per cento per gli anziani”. Gli autori rilevano che “altri dati su tossicodipendenze, sparatorie non fatali, aumento di peso e screening del cancro indicano un’emergenza sanitaria storica”. Rilevano, altresì, che tale emergenza è “in gran parte non riconosciuta”.

Lo stillicidio di morte, secondo gli esperti, è dovuto (anche) alle politiche di contrasto al Covid. La stima delle morti in eccesso è quasi identica tra gli Stati Uniti e la media dell’Unione europea: 64 decessi in più ogni 100 mila. Tuttavia, gli autori dello studio sottolineano che la Svezia costituisce una eccezione: qui la mortalità per cause non Covid è stata inferiore di 33 ogni 100 mila durante la pandemia. “Sospettiamo che alcune delle differenze internazionali siano dovute allo standard utilizzato per identificare la causa di morte come Covid, ma forse il risultato della Svezia è dovuto all’interruzione minima degli abituali stili di vita dei cittadini”.


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