Cronaca

Muore operaio a Caserta, la lunga estate delle morti bianche

di Cristiana Flaminio -

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Schiacciato in azienda, muore un operaio 51enne nel Casertano. Il bollettino delle morti bianche continua a macinare nomi, volti, storie, vittime. Di lavoro si continua a morire. Questa volta è accaduto in un’azienda di Marcianise, nella provincia a Nord del capoluogo di Caserta. La tragedia si è verificata intorno alle 22 di ieri sera. Quando, per cause che restano al vaglio delle forze dell’ordine, un operaio di 51 anni è rimasto schiacciato da un macchinario nel capannone di un’impresa che si occupa di laminazione dei metalli. Un tonfo, e l’operaio, il 51enne Giuseppe Borrelli, è stato investito in pieno. Ucciso sul colpo. A causarne il decesso sarebbe stata la frattura del collo. Inutili i soccorsi del personale sanitario del 118, immediatamente allertato e accorso in azienda. La salma è stata sequestrata. Ora si attende l’autopsia per fare chiarezza sulla morte.

Intanto Caserta e l’Italia piangono una vittima, l’ennesima, del lavoro. Borrelli era di Pignataro Maggiore, la sua famiglia era molto conosciuta nella zona per aver esercitato, per anni, l’attività di fiorai. Lascia la moglie e una bambina di appena dieci anni.

Di lavoro si muore. Si continua a morire. Solo pochi giorni fa si era registrata la strage di Brandizzo. Dove cinque operai, al lavoro su un cantiere nella stazione ferroviaria, sono stati travolti e uccisi da un treno in transito. L’inchiesta è partita e ci sono due indagati. Intanto è spuntato un video, girato dal più giovane del gruppo, Kevin Laganà. Il video potrebbe avere un valore importante per le indagini in quanto sembrerebbe dimostrare che chi dirigeva le operazioni, e sono due gli indagati, era a conoscenza del fatto che lì dove erano al lavoro gli operai poteva passare un treno e che l’area non era stata inibita al transito dei convogli. La lunga estate delle morti bianche continua. In un Paese in cui si continua a morire di lavoro.


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