Napoli, Campania e il destino del Paese: l’agenda politica secondo Francesco Emilio Borrelli (AVS)
Questione Dazi, capitolo sicurezza, elezioni regionali in Campania, sviluppo della città di Napoli, campo largo e centrosinistra: sono tanti i temi affrontati con Francesco Emilio Borrelli, esponente di Avs e deputato alla Camera dei Deputati.
Onorevole, cominciamo dalla attualità: lei è membro commissione agricoltura, quindi starà seguendo con attenzione la questione Dazi. Come valuta la guerra commerciale di Trump e la risposta di Von der Leyen (Ue) e del governo italiano con Meloni?
“L’accordo raggiunto tra il Presidente Trump e Ursula von der Leyen rappresenta una resa incondizionata dell’Europa alle minacce d’Oltreoceano. A pagarne le conseguenze, come al solito, saranno cittadini e imprese. Se da un lato la strategia di Trump ha già fruttato 152 miliardi di dollari nelle casse del Tesoro statunitense, nel Vecchio continente si inizia a fare la conta dei danni. Ma una stima reale dell’impatto dei dazi potremo valutarla tra qualche mese quando. Per un Paese come il nostro, che fa dell’export uno degli asset principali della propria economia, il contraccolpo sarà pesante. Le stime di perdite tra i 15 e i 20 miliardi di euro annui con 100mila posti di lavoro a rischio, senza contare gli annunciati ristori alle imprese più penalizzate, graveranno come un macigno sul nostro bilancio. Nel settore dell’agricoltura aspettiamo di conoscere l’elenco esatto dei prodotti ‘esentati’ tra i quali si gioca la grande partita del vino. L’Italia è il primo fornitore europeo di prodotti agroalimentari negli Usa con valori che raggiungono gli 8 miliardi di euro. Dobbiamo difendere a denti stretti questa posizione di partner strategico e dal governo mi aspetto molto di più su questo versante”.
Sicurezza e tutela del territorio sono due temi “storici” della sua azione politica. Come è la situazione nel nostro paese?
“Sul fronte della sicurezza sono stati fatti preoccupanti passi indietro. Abbiamo chiuso il 2023 con 2 milioni e mezzo di reati denunciati, senza contare quindi quell’enorme quantità di crimini che restano ignoti alle forze dell’ordine, con una emergenza chiaramente identificata nelle città metropolitane. A destare la maggiore preoccupazione è l’esplosione della violenza giovanile che si manifesta sempre più con l’adesione di giovanissimi alle organizzazioni criminali, e qui bisognerebbe ascoltare l’allarme del procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, o con la costituzione di gang pronte ad aggredire, accoltellare, scatenare risse, spesso per futili motivi. Nel 2024 si sono triplicati i casi di omicidi commessi da minori ed è raddoppiato il numero di minori uccisi. Una deriva che va arginata a tutti i costi riattivando la rete sociale fatta di famiglie, scuola, associazionismo, istituzioni e forze dell’ordine e sottraendo i minori delle famiglie dei clan a un destino già segnato. Sul tema della difesa del territorio, come vicepresidente della Commissione Ecomafie, ho seguito attentamente l’andamento degli eco-reati che nel 2024 ha registrato un’ulteriore impennata rispetto all’anno precedente, con oltre 40mila illeciti penali commessi. Non solo abusivismo edilizio e fenomeni corruttivi che non hanno mai registrato stop negli ultimi anni, ma a destare preoccupazione è l’impennata di reati contro gli animali, dalle violenze allo sfruttamento, con oltre 7.000 denunce penali. Potenziare il controllo del territorio con mezzi tecnologici e con la videosorveglianza per fermare gli eco-criminali e maggiori controlli per tutelare i nostri amici a quattro zampe diventa sempre più una priorità”.
Mancano un paio di anni alle politiche: come procede la prova di unione nel campo progressista? Si arriverà a una vera alleanza anche larga con Iv e Azione?
“La strada del campo largo è l’unica possibile per arginare la deriva delle destre populiste che stanno combinando disastri in Italia e in Europa. Ma stare insieme non significa non decidere. Significa individuare le priorità sulle linee programmatiche e portarle avanti. Come opposizione stiamo portando avanti in parlamento le nostre battaglie per i diritti, per salvare la sanità pubblica, per la difesa del territorio, per le famiglie, per un ruolo dell’Italia che sia protagonista nella costruzione di un’Europa unita non solo dal punto di vista finanziario, ma anche economico e sociale. Tutti princìpi che sono condivisi dalla grande coalizione che va da AVS a Italia Viva”.
Parliamo della “sua” Napoli e del futuro di Bagnoli: la riqualificazione è davvero possibile? Più in generale, crede che la città sia migliorata col sindaco Manfredi?
“Bagnoli e i Campi Flegrei hanno bisogno di un’attenzione speciale a partire dalle popolazioni locali fortemente provate dai terremoti e dal bradisismo. Il governo li ha dimenticati. L’amministrazione comunale sta lavorando bene sulla programmazione e realizzazione delle grandi opere pubbliche, in particolare legate al trasporto sostenibile e alla riqualificazione delle periferie. Ma per fare il salto di qualità definitivo serve l’impegno di tutti a partire dal rispetto delle regole e della legalità. In poche parole serve la quotidianità nell’azione amministrativa”.
Verso le regionali: il candidato presidente ancora non c’è, in pole pare anche Roberto Fico: potrebbe essere l’uomo giusto?
“Come Europa Verde e Alleanza Verdi Sinistra siamo pronti a dare il nostro contributo come facciamo da tempo, sui nomi dei candidati preferisco non esprimermi finchè non saranno effettivamente proposti”.
Torna alle notizie in home