Politica

No agli sprechi della Pa e alla malapolitica, al via la raccolta firme

di Angelo Vitale -


È fatta: c’è il via, dopo la presentazione in Cassazione, della raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per eliminare gli sprechi e la malapolitica. In un Paese che appare votato da decenni all’immobilismo e ad una incontrastata opinione popolare sul fatto che quanto ci porta ogni giorno alla malora non cambierà mai, sembra un’impresa che può far tremare le vene dei polsi. Sono convinti del contrario, pur non nascondendosi le difficoltà e le insidie striscianti dell’imperante burocrazia, i promotori del comitato Stiamo Uniti (tra i suoi fondatori c’è l’economista Antonio Gambino, una delle cui missioni è “rendere felice la scienza triste”), che riunisce il Comitato dei Cinquecento e l’Unione Popolare, l’Adusbef e il Codacons, professionisti e imprenditori. Con una madrina d’eccezione, Maria Grazia Cucinotta.
L’identità ha sentito due di loro, anche impegnati – “Ci mettiamo la faccia, il nostro personale sostegno economico e pure il lavoro per far partire e gestire la macchina organizzativa” – a preparare e spedire (“Non appena Poste ci darà il via chiesto da giorni”) gli 8mila plichi che raggiungeranno altrettanti Comuni, sollecitando sindaci e segretari comunali a fare il loro dovere, e a non trascurare ed oscurare la campagna.
“Non vogliamo redarguire nessun esponente politico in particolare – dice Maria Di Prato, imprenditrice e rappresentante di Unione Popolare che già promosse due referendum, contro il Porcellum e per il taglio degli stipendi dei parlamentari (1milione e 300mila firme) – ma sollecitare un atto di coscienza dei cittadini e della stessa classe politica. Se c’è la volontà, tutto si può risolvere, rimboccarsi le maniche, affrontare il debito nazionale, abbandonare il politichese divenuto ormai inutile mantra. Servono fatti. Possiamo farcela, tutti insieme”.
Sessanta giorni di tempo, per firmare in ogni Comune. Poi, tutte le firme arriveranno in Parlamento, che dovrà occuparsene. “Serve un cambio culturale – afferma Roberto Mezzaroma, architetto ed ex europarlamentare, da sempre impegnato nel sociale -, per combattere la mala politica e la cattiva gestione e per rafforzare l’orgoglio che ciascuno di noi ha per il “fare”, per il bene del nostro Paese”.
Difficile, in Italia, anche conoscere i numeri. Una ricerca durata un anno evidenzia, secondo Stiamo Uniti, che “gli enti inutili pesano per circa 10 miliardi sulle spalle di tutti noi, le inefficienze del trasporto pubblico locale costano 12,5 miliardi, la lentezza e le criticità croniche della giustizia 40 miliardi”. Un elenco lungo: “Gli sprechi nel comparto degli acquisti di beni e servizi nella Pa pesano 30 miliardi, il patrimonio immobiliare dello Stato vale 60 miliardi ma conta pure immobili e terreni inutilizzati”.
La politica può essere tagliata per almeno 13 miliardi, presso le fondazioni bancarie è possibile recuperare risorse per 39 miliardi, 2 miliardi essere attinti dai cosiddetti conti dormienti. Tagliare gli sprechi può far recuperare 100 miliardi per aiutare la riduzione della pressione fiscale sui cittadini, 40 miliardi da indirizzare alla lotta al caro-mutui, 60 miliardi al sostegno dell’agricoltura, 40 miliardi alla sanità, 60 miliardi a giovani e famiglie, 200 miliardi ad abbattere “l’esorbitante debito pubblico”.
Secondo i calcoli del Comitato “Stiamo Uniti”, gli sprechi e la cattiva gestione della politica e della pubblica amministrazione costano agli italiani circa 500 miliardi di euro all’anno, l’equivalente di oltre 8.470 euro per ciascuno di noi. Solo riflettere su questo dovrebbe invogliare tutti a “fare cittadinanza” aderendo alla proposta di Stiamo Uniti. Che, tra gli articoli della proposta, per rendere più concreta l’esigenza di fare luce sui tanti buchi neri di questo Paese, sposa la protesta e la denuncia di associazioni e comitati che hanno contribuito all’apertura di un’inchiesta sui guadagni dei “pedaggi illeciti” contestati alla holding del gruppo Benetton: “Li restituiscano agli italiani”, è la richiesta.


Torna alle notizie in home