Politica

Nomine nei porti, Meloni sfoglia il dossier

Nel numero de L'identità in edicola domani un'intervista al sottosegretario del Mit Tullio Ferrante

di Angelo Vitale -


Nomine nei porti: dopo la fissazione della Camera di consiglio del Tar Sicilia per il prossimo 9 settembre sul ricorso contro la nomina di Annalisa Tardino a commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale, non è stata sospesa la nomina e l’attività amministrativa prosegue regolarmente.

Tardino al lavoro, un punto a favore di Salvini

Segna un punto a suo favore il vicepremier leghista Matteo Salvini che aveva sfidato il governatore Renato Schifani affermando che Tardino fin da ieri sarebbe stata nel suo ufficio a lavorare.

La Regione Sicilia ha presentato ricorso contestando la nomina per mancata concertazione e presunte carenze di competenze di Tardino. L’altro vicepremier Antonio Tajani, leader di Forza Italia, è intervenuto criticando la nomina non per la persona ma per la mancanza di competenze, sostenendo le ragioni del presidente della Regione Renato Schifani. E Tajani ha anche fatto distinzione con la situazione in Campania, dove c’è invece una questione di incompatibilità sulla nomina di Eliseo Cuccaro, ex ad Alilauro, vicino al deputato leghista Gianpiero Zinzi.

La premier Meloni sfoglia il dossier delle nomine nei porti

Le novità sull’intera questione potranno arrivare tra pochi giorni. La premier Giorgia Meloni, di cui era filtrata la forte irritazione per un pacchetto di nomine rapidamente classificato “lottizzazione” dall’opposizione, avrebbe fatto capire nettamente di voler mettere mano personalmente ad un riordino del programma di nomine.

Ciò che è emerso come incontrovertibile è la necessità, ogni giorno che passava e con il crescere delle polemiche divenuta “indispensabilità”, che le nomine non privilegino logiche politiche di parte e rispettino le competenze necessarie.

Il passo falso addossato a Salvini è di aver bypassato il coinvolgimento più strutturato con le Regioni e le procedure formali.

Cosa può accadere?

Difficile, in questo momento di forti fibrillazioni – è ancora apertissimo il dossier delle prossime candidature del centrodestra a governatore per le prossime Regionali – ipotizzare cosa possa accadere.

La percezione che circola è che, senza pestare i piedi a nessuno, verrà affermato il principio del rispetto delle procedure e dell’attenzione massima alle competenze e ad una sicura esperienza. Il riordino delle nomine dovrà occuparsi di dare una risposta a queste esigenze.

L’identità, su questo e altri temi, ha intervistato il sottosegretario azzurro al Mit Tullio Ferrante.

Nel numero in edicola domani le sue risposte.


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