Nucleare iraniano: versioni discordanti sul confronto tra Teheran ed E3
Il percorso, al momento, appare lungo e accidentato
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, dopo la telefonata con i suoi omologhi europei e l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, ha fatto sapere che martedì prossimo a Vienna riprenderanno i colloqui sul nucleare tra l’Iran ed i tre Paesi europei firmatari del Jcpoa nel 2015 (Regno Unito, Francia e Germania) oltre all’Ue. Gli incontri si terranno al livello di vice ministri degli Esteri e di direttori politici.
Durante la conversazione, Araghchi ha ribadito la posizione di Teheran sul meccanismo dello ‘snapback’ previsto dall’accordo, avvertendo Londra, Parigi, Berlino e Bruxelles di non avere la legittimità per invocare tale misura. Il capo della diplomazia iraniana ha inoltre sottolineato che le sanzioni comporterebbero “gravi conseguenze”.
Le rivelazioni di Axios
Secondo la testata Axios la videocall tra i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito (E3) e Abbas Araghchi, non avrebbe portato ad alcun passo avanti. Dopo un duro confronto, il ministro avrebbe mostrato una limitata apertura a un’eventuale estensione dei tempi sullo snapback, sottolineando tuttavia che la decisione spetta esclusivamente al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Araghchi ha escluso nuove proposte sostanziali, limitandosi a proporre un incontro tra i suoi vice e i direttori politici degli E3. Ha ribadito inoltre che il suo Paese sta collaborando con l’Aiea, ma non ha dato alcuna indicazione su un possibile accesso degli ispettori Onu ai siti sensibili. Infine, ha escluso l’ipotesi di riprendere i negoziati diretti con gli Stati Uniti, accusandoli di “non essere interessati a un accordo”.
La versione dell’Ue
Bruxelles ha parlato di una “importante telefonata con i ministri degli Esteri dell’E3 e con Abbas Aragchi dell’Iran”. “L’Europa è impegnata a trovare una soluzione diplomatica alla questione nucleare. Con l’avvicinarsi della scadenza per l’attivazione del meccanismo di snapback, la disponibilità dell’Iran a impegnarsi con gli Stati Uniti è cruciale. L’Iran deve inoltre cooperare pienamente con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica”, ha scritto in un post sui social l’Alta rappresentante Ue per gli affari esteri, Kaja Kallas.
Washington era uscita dall’accordo durante la prima presidenza di Donald Trump, lasciando l’onere della decisione ai Paesi E3. Teheran, ad oggi, non vede possibilità di dialogo con gli Usa dopo che questi hanno bombardato tre suoi siti nucleari di primaria importanza lo scorso giugno, a sostegno dell’offensiva israeliana.
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