Cronaca

Orrore nel Milanese: 18enne trascinata in un’area verde e stuprata

di Francesca Petrosillo -


Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 agosto, pochi minuti dopo la mezzanotte, al numero unico di emergenza 112 è arrivata una chiamata disperata. A parlare era una ragazza di 18 anni, che riferiva di essere stata aggredita nei pressi della stazione ferroviaria di San Zenone al Lambro, in via del Bissone. La giovane ha raccontato di essersi recata lì per prendere un treno e tornare a casa, quando un uomo sconosciuto l’ha sorpresa, trascinandola in una zona verde adiacente al sottopassaggio, dove l’ha violentata.

Sul luogo sono intervenuti rapidamente i soccorritori con un’ambulanza, che ha trasportato la vittima al Policlinico di Milano per le prime cure. I sanitari hanno riscontrato segni evidenti di violenza fisica: abrasioni, lividi e, in particolare, una contusione alla testa compatibile con la colluttazione. Successivamente la ragazza è stata trasferita alla clinica Mangiagalli, centro specializzato nella presa in carico delle vittime di abusi sessuali, per gli accertamenti medici e psicologici necessari.

Secondo la ricostruzione fornita agli inquirenti, la giovane – residente nella periferia nord di Milano – aveva trascorso la serata in compagnia di un parente. Dopo essersi fermata in stazione, sarebbe stata avvicinata da un uomo, descritto come possibile cittadino nordafricano, che l’ha spinta dietro alcuni alberi. Qui l’ha colpita e costretta a subire violenza, prima di abbandonarla. Nonostante abbia provato a difendersi, l’aggressore ha avuto la meglio.

La procura di Lodi ha immediatamente avviato un’indagine, affidata ai carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese e al Nucleo investigativo di Milano. Le forze dell’ordine stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della stazione per cercare di individuare l’uomo e confermare i dettagli della testimonianza, dato che al momento non ci sarebbero testimoni diretti dell’episodio.

La vicenda ha sollevato allarme e indignazione. Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza, ha commentato proponendo la chiusura serale dei sottopassaggi ferroviari, ritenuti luoghi potenzialmente pericolosi e difficili da sorvegliare, soprattutto nelle ore notturne.

L’episodio, per la sua gravità, ha colpito profondamente la comunità locale, che attende con ansia sviluppi sulle indagini e l’identificazione del responsabile.


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