Cronaca

Pastore ucciso a Reggio Calabria, fermato un 40enne

Pastore ammazzato nel Reggino, fermato un 40enne. Le indagini dei carabinieri avrebbero individuato nell’uomo il presunto assassino dell’allevatore rinvenuto cadavere in una rupe.

di Giovanni Vasso -


I fatti risalgono allo scorso 28 gennaio, quando i Carabinieri della Compagnia di Melito di Porto Salvo sono intervenuti in località Ceracadi di Condofuri, dove poco prima era stato rinvenuto, in area impervia sul ciglio di un dirupo, il corpo esamine di un pastore 42enne, residente a Gallicianò.
Diversi indizi hanno da subito orientato le indagini verso una morte dovuta a cause violente, principalmente in ragione di una ferita al collo compatibile con un colpo d’arma da fuoco.
Sulla scena del crimine sono intervenute le unità del Comando Provinciale di Reggio Calabria specializzate nelle investigazioni scientifiche per un approfondito sopralluogo tecnico, continuato anche nei giorni successivi con il supporto di unità dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria.
Le investigazioni dei militari dell’Arma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un 40enne del luogo che, dopo il fatto, si era reso irreperibile. Quest’ultimo, dopo il ritraccio avvenuto nella giornata di ieri, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, sul quale si pronuncerà il Tribunale di Reggio Calabria. Adesso dovrà rispondere alle richieste e alle domande degli inquirenti che vogliono ricostruire l’accaduto. Comprendere cosa è accaduto e quali siano state le ragioni che hanno portato all’uccisione del 42enne gallicianese.


Torna alle notizie in home