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Pensioni: ecco quanto pesa la rivalutazione per ogni fascia

di Cristiana Flaminio -


Rivalutazione fino a 122 euro in più per le pensioni fino a quattro volte il minimo: ecco, fascia per fascia, di quanto aumenteranno i cedolini dopo la firma del decreto che adegua gli assegni all’inflazione. Firmato il decreto da parte dei ministri Giancarlo Giorgetti e Marina Elvira Calderone, rispettivamente titolari dei dicasteri all’Economia e Finanze e al Lavoro e politiche sociale. I calcoli, prendendo a parametro un tasso d’inflazione pari al 5,4%, prevedono che nel 2024 le pensioni fino a 2.272 euro lordi saliranno fino a 122 euro al mese. Per chi incassa un assegno da 2.272 a 2.841 euro, cioè fino a cinque volte il minimo, si avrà un aumento pari a 130 euro al mese. La rivalutazione scende a 97,57 euro a chi è riconosciuto un trattamento pensionistico fino a sei volte il minimo, cioè a 3.409,44 euro lordi al mese. Per coloro che incassano fino a 4.545, 92 euro al mese, cioè fino a otto volte il minimo, la rivalutazione sarà calcolata fino a un massimo di 115,37 euro. Per le pensioni tra otto e dieci volte il minimo (5.682,5 euro al mese) gli aumenti saranno pari a 112,96 euro mensili. Oltre le dieci volte, si applicherà il tasso di rivalutazione all’1,1 per cento che arricchirà il cedolino di 131, 6 euro lordi.

Il sottosegretario Claudio Durigon ha dichiarato: “Con la firma del decreto che dispone a partire dal 1 gennaio 2024 la rivalutazione delle pensioni all’inflazione, diamo un segnale importante per aiutare concretamente i pensionati più in difficoltà e scongiurare la perdita di potere d’acquisto degli assegni. Più soldi nelle tasche di chi, più di tutti, ha sofferto le conseguenze dell’ inflazione: aumenti fino a 122 euro per gli assegni fino a quattro volte il minimo. Un aiuto concreto con cui il Governo dimostra ancora una volta l’attenzione nei confronti delle fasce più deboli”.


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