Esteri

Plastica monouso, Ue apre procedura d’infrazione contro l’Italia

di Martina Melli -


La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per non aver recepito “in modo completo e corretto” la direttiva sulla plastica monouso e per aver violato gli obblighi di trasparenza del mercato unico. Bruxelles ha inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia e ora Roma ha due mesi di tempo per rispondere e correggere le carenze segnalate. Se la risposta non sarà soddisfacente, la Commissione potrebbe decidere di proseguire l’iter legale inviando un parere motivato. La direttiva Ue sulla plastica monouso è stata recepita dall’Italia attraverso un decreto legislativo emesso a novembre 2021, entrato in vigore il 14 gennaio 2022. Questo provvedimento ha vietato l’uso di posate, piatti, cannucce e altri oggetti in plastica, inclusi quelli in plastica “oxo-degradabile” (materiali plastici con additivi che causano microframmentazione tramite ossidazione). La Commissione afferma che l’Italia “non ha recepito, o non ha recepito correttamente, varie disposizioni della direttiva nella legislazione nazionale, influenzando così il suo campo di applicazione”. Gli Stati membri devono infatti notificare alla Commissione tutti i progetti di regolamenti tecnici relativi ai prodotti prima della loro adozione nel diritto nazionale. Inoltre, secondo la direttiva, deve essere rispettato un periodo di sospensione di tre mesi tra la notifica del progetto di regolamento tecnico e la sua adozione. Questo è proprio ciò che l’Italia non avrebbe fatto, violando così le regole procedurali.


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