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Ponte sullo Stretto, nuovo stop Corte conti. Salvini fiducioso: “Nessuna sorpresa”

Le opposizioni rilanciano le loro accuse, il Mit precisa, la spa dell'opera se lo aspettava

di Angelo Vitale -

Un frame tratto da un video del rendering del Ponte sullo Stretto di Messina


Ponte sullo Stretto di Messina, c’è un nuovo stop della Corte dei conti.

Ponte sullo Stretto, il nuovo stop

La magistratura contabile non concede il visto di legittimità al terzo atto aggiuntivo della convenzione tra Mit e la Stretto di Messina spa. In una nota, si spiega che la sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti, all’esito della Camera di consiglio, “non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione il decreto del primo agosto 2025, n. 190” del Mit.

Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note entro trenta giorni, con apposita deliberazione.

Le reazioni

Basta l’annuncio per ridare la stura alle polemiche delle opposizioni. Pd, 5Stelle, Avs rilanciano le loro accuse all’opera. Qualcuno arriva a chiedere che il vicepremier Matteo Salvini si faccia da parte.

Il leader leghista, titolare del Mit, ostenta serenità: “Nessuna sorpresa: è l’inevitabile conseguenza del primo stop della Corte dei conti. I nostri esperti sono già al lavoro per chiarire tutti i punti. Resto assolutamente determinato e fiducioso”.

Arriva la precisazione del Mit, anche questa fiduciosa: “La mancata registrazione del decreto interministeriale, alla fine di un’ampia discussione svoltasi oggi innanzi alla Corte dei conti. Il Mit rimane fiducioso sulla prosecuzione dell’iter amministrativo”.

Parla l’ad della Stretto di Messina, Pietro Ciucci: “Il mancato visto con la conseguente registrazione della Corte dei conti era prevedibile, perché l’atto convenzionale è funzionalmente collegato alla delibera di approvazione del progetto definitivo del ponte del Cipess del 6 agosto, per la quale la Corte ha ricusato il visto in data 29 ottobre. Attendiamo le motivazioni per entrambi i provvedimenti, nella convinzione che verranno forniti – da parte delle Istituzioni competenti – tutti i nuovi approfondimenti richiesti”.

“Non lo considero un atto nuovo – aggiunge il presidente Giuseppe Recchi – : gli argomenti trattati sono strettamente collegati. Abbiamo deciso di convocare un Consiglio di Amministrazione per il 25 novembre per esaminare la situazione in attesa delle motivazioni della Corte dei conti previste nei prossimi giorni”.

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