Esteri

Precipita aereo russo con a bordo 65 prigionieri ucraini. Kiev rivendica abbattimento: “Trasportava missili”

di Adolfo Spezzaferro -


Scambio di accuse tra Mosca e Kiev per il probabile abbattimento di un aereo russo in territorio russo. Oggi nella regione di Belgorod sarebbe dovuto tenersi lo scambio di prigionieri di guerra, 192 militari per parte. Poche ore fa, come riferito dal ministero della Difesa russo, uno degli aerei con a bordo 65 prigionieri di guerra ucraini sarebbe stato abbattuto dall’esercito ucraino. Tuttavia Kiev smentisce: a bordo ci sarebbero stati missili per i sistemi S-300 e non prigionieri.

Il “mistero” dall’aereo abbattuto: a bordo missili o prigionieri ucraini?

Il capo del Comitato per la difesa della Duma di Stato della Federazione russa Andrei Kartapolov ha dichiarato tuttavia che nella fase organizzativa dello scambio di prigionieri, che si svolge sempre secondo i medesimi protocolli, la parte ucraina è stata informata delle rotte dei voli a bordo dei quali sarebbero stati trasferiti i prigionieri. L’agenzia di stampa statale russa Tass tuttavia parla di “aereo precipitato per cause ancora da stabilire“. Secondo il presidente della Duma di Stato della Federazione Russa Vjačeslav Volodin, i deputati stanno già redigendo un appello al Congresso degli Stati Uniti e al Bundestag tedesco in relazione al disastro dell’il-76. Questo perché a Mosca si parla di abbattimento da parte dell’esercito ucraino per mezzo di un missile lanciato dai sistemi Patriot (statunitensi) o da un IRIS-T tedesco. Numerosi media ucraini che inizialmente avevano riportato la responsabilità del proprio esercito dell’abbattimento dell’aereo russo (affermando che trasportasse missili), citando fonti ai piani alti del ministero della Difesa di Kiev, hanno già provveduto a rimuovere o modificare i propri articoli. Questo perché Kiev ha inizialmente cantato vittoria per l’abbattimento dell’aereo. La “misteriosa” scomparsa della notizia dai media ucraini sarebbe la prova che in effetti a bordo ci fossero prigionieri, per giunta ucraini, e non missili.


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