Attualità

“Prima di Suviana”: il problema da risolvere è la sicurezza sul lavoro

di Angelo Vitale -


Cordoglio e vicinanza, le parole usate di più nelle ultime 24 ore, insieme con la richiesta di “maggiore impegno contro le morti sul lavoro”. Stavolta, è scoppiata una centrale idroelettrica Enel, partecipata Mef (“Siamo la più grande azienda elettrica del Paese”) e dopo 24 ore, mentre erano tre le vittime certe, ancora si cercavano nei piani allagati dell’impianto di Suviana quattro dispersi: tra loro, Andrea Scandellari che aveva ricevuto tre mesi fa dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella la Stella del Lavoro.

Salvatore Bernabei, ad di Enel Green Power, dice alle telecamere che adesso non è il momento di ricercare le cause di queste morti. La Procura della Repubblica di Bologna, però, ha già aperto, almeno formalmente, un fascicolo su questa storia, che potrà pure uscire più o meno rapidamente dalle prime pagine di giornali e televisioni ma difficilmente finirà in sordina nelle aule di un tribunale.

L’identità ha provato, per un’intera giornata, a cominciare a scrivere la verità sul “prima di Suviana”. Uno sguardo necessario, ci pare, per evitare che il problema della sicurezza sul lavoro continui ad essere solo cronaca e proclami. Questa prima giornata non è trascorsa invano, anche se ogni domanda precisa è stata percepita, in ogni ambiente dove è stata posta, quasi con fastidio, rimettendo ogni volta in primo piano la necessità dei soccorsi e di un dolore da anteporre a tutto.

Dopo Enel, Siemens si dice “vicina alle famiglie dei colleghi che hanno perso la vita”: quelli che la Cgil ha denunciato essere non ancora attribuiti a questa o quella azienda impegnata nei lavori. Che – cosi ci ha riferito da Enel – per la loro specializzazione non potevano essere svolti da dipendenti Enel Green Power. Abb non ha inteso chiarirci la natura dell’incarico ricevuto dalla società guidata da Bernabei. Voith aveva il telefono dei suoi uffici ripetutamente occupato. La Uil – lo dice il segretario Pierpaolo Bombardieri – aveva “segnalato” irregolarità. Non sappiamo quali.

Nulla, ancora, abbiamo appreso sulle iniziative congiunte di Enel, Cgil, Cisl e Uil con Inail dopo un’intesa siglata il 15 novembre 2022 per garantire la cultura della sicurezza sul lavoro “in tutto il perimetro aziendale”, anche sulla scorta di un fact sheet Inail sulle osservanze negli ambienti ristretti delle centrali. Come quelli ove si continuano a cercare i dispersi di Suviana.


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