Attualità

Progettare, costruire e abitare la scuola del futuro

di Alessio Gallicola -


Le nuove scuole italiane non devono essere progettate solo dal punto di vista della didattica ma anche delle architetture, degli spazi e degli arredi. E’ l’idea alla base degli interventi del Pnrr presentati a Milano dal ministro dell’istruzione Bianchi, che ha illustrato le linee guida orientative per gli ambienti di apprendimento e per la didattica che saranno alla base del concorso di progettazione delle nuove scuole previste dal PNRR.

“Progettare, costruire e abitare la scuola” il titolo del documento che è stato ideato con l’obiettivo di fornire un nuovo orizzonte culturale sull’istituzione scolastica e dare indicazioni utili ai progettisti che si occuperanno della realizzazione degli istituti scolastici del futuro. La redazione del documento è stata curata da alcuni grandi architetti, che si sono confrontati insieme a pedagogisti ed esperti della scuola, all’interno di un gruppo di lavoro che ha lavorato per dotare i territori e le comunità di ambienti di apprendimento sostenibili e funzionali.

“Un nuovo modo di concepire gli edifici scolastici porta con sé un nuovo modo di fare scuola. Il documento delinea principi che orientano la progettazione e la costruzione di nuovi istituti scolastici, ma anche i comportamenti di chi li abita, studentesse, studenti, personale scolastico, famiglie e comunità – ha dichiarato il Ministro Patrizio Bianchi –. Ringrazio tutti i componenti del gruppo di lavoro per il loro contributo: un atto di civismo importante. Il PNRR è un’azione collettiva per il presente e il futuro delle nuove generazioni. Dopo settimane di lavoro, posso annunciare inoltre che abbiamo aumentato le risorse a disposizione del bando, dagli iniziali 800 milioni previsti a circa 1,17 miliardi”.

Dal canto suo l’architetto Stefano Boeri, componente del gruppo di lavoro, si è soffermato sul concetto di sostenibilità dell’edificio scolastico. “Abbiamo immaginato il futuro della scuola – ha detto -, la più estesa infrastruttura sociale del nostro Paese, come uno spazio sostenibile perché autosufficiente dal punto di vista energetico e insieme verde, a contatto con la natura. Abbiamo immaginato per le nuove scuole un’architettura attrattiva e aperta tutte le ore del giorno, tutti i giorni dell’anno e per tutte le età. Un luogo di formazione e di incontro. Il cuore civico dell’Italia del futuro”.


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