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Puglia al voto, le inchieste preoccupano il campo largo

Le prossime Regionali sono dominate dall'incertezza, perfino sulla data tra ottobre e novembre o sul loro slittamento

di Angelo Vitale -

Michele Emiliano ha annunciato che non si ricandiderà


In Puglia, ove da tempo si discute delle prossime Regionali, la notizia del giorno è stata ieri quella delle dimissioni di Alessandro Delli Noci da consigliere regionale e da assessore allo Sviluppo economico al termine di un interrogatorio davanti al Gip perché indagato per presunti episodi di corruzione, turbativa e frode di finanziamenti pubblici legati ai programmi integrati di agevolazione dalla Procura di Lecce che ne ha chiesto gli arresti domiciliari.


Emiliano non si ricandida: chi dopo di lui?

Il quadro generale delle Regionali è poi dominato dall’incertezza perfino per la loro data, probabilmente tra ottobre e novembre, e condizionata – al pari delle altre Regioni prossime al voto – dal dibattito sulle valutazioni del governo circa il terzo mandato che potrebbero condurre pure ad uno slittamento delle consultazioni. In Puglia, elezioni significative poiché il presidente uscente Michele Emiliano ha annunciato che in ogni caso non si ricandiderà aprendo così la partita per la scelta del suo successore nel centrosinistra.

Potrebbe essere Antonio Decaro, ex sindaco di Bari ed attuale eurodeputato, confidando di contare sulla scia dei favori che raccolse alle Europee. Sarebbero d’accordo AVS e i 5Stelle, che pure l’ultima volta corsero da soli.

Il centrodestra non ha ancora scelto il suo candidato


Il centrodestra, invece, non ha scelto il suo candidato governatore anche se, come altrove, – Salvini è stato recentemente nella regione – la Lega si contraddistingue per un pressing a fare presto.



La contestata “norma antisindaci”

Per il resto, tema caldo locale è la cosiddetta “norma antisindaci” introdotta con la legge di bilancio 2024 – già impugnata dal governo e sui territori contestata – che obbliga i sindaci in carica a dimettersi almeno 180 giorni prima della scadenza naturale della legislatura per potersi candidare al Consiglio.


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