La conferenza stampa a Pechino di Vladimir Putin ha reso ancora più chiara la strategia adottata dalla Russia sull’Ucraina. Il capo del Cremlino ha dichiarato di essere disposto a incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a patto che tutto sia “ben preparato”. “Non ho mai rifiutato di farlo, se può portare a risultati positivi”, ha affermato Putin, sottolineando di aver parlato anche con il presidente statunitense Donald Trump, al quale avrebbe confermato la disponibilità a ricevere Zelensky a Mosca. “E tra l’altro – ha aggiunto chiamandolo in causa direttamente – Donald mi ha chiesto se fosse possibile e io ho detto che sì, può venire a Mosca”. La proposta è stata respinta dal ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha.
Putin sulle garanzie di sicurezza e la possibile fine del conflitto
Interrogato sulle garanzie di sicurezza per Kiev, il leader russo ha risposto che “qualsiasi Paese deve avere assicurazioni sulla sicurezza, inclusa l’Ucraina”, ma ha chiarito che ciò “non è collegato allo scambio di territori”. “Per essere onesti – ha precisato ancora, usando termini e argomentazioni che l’Ue adopera spesso – non combattiamo per il territorio, ma per i diritti umani, per i diritti delle persone che vivono in quel territorio, per parlare in lingua russa e vivere secondo le loro tradizioni”.
“Credo che, con il buon senso, sia possibile concordare un’opzione accettabile o un modo accettabile per porre fine a questo conflitto”, ha detto Putin replicando a una domanda sulla possibilità che il conflitto in Ucraina possa concludersi a breve. Tolto agli ucraini l’alibi del livello dell’eventuale squadra negoziale deputata a trattare: “Se c’è la necessità di alzare il livello del gruppo di rappresentanza, siamo pronti a farlo”. Liquidata con un secco “non ci riguarda” la questione delle sanzioni, definite “un pretesto per decisioni di natura economica contro determinati Paesi”.
La posizione di Trump
Donald Trump ha annunciato che parlerà “molto presto” Vladimir Putin, nel tentativo di trovare una soluzione alla guerra in corso. Incalzato dai giornalisti nello Studio Ovale sulla scadenza del suo ultimo “penultimatum”, si è comunque mostrato ottimista sulla possibilità di un’intesa: “Credo che troveremo una buona soluzione alla guerra”. In caso contrario, ha avvertito, “vedrete succedere delle cose”.
I rappresentanti europei e Zelensky sentiranno telefonicamente Trump dopo la riunione della “coalizione dei volenterosi” che si terrà oggi a Parigi.