Rame, l’incetta della Cina in Europa sbaraglia il mercato
La materia prima scarseggia: per ora, l'Europa sta a guardare
La Cina sta aumentando considerevolmente gli acquisti di residui e rottami di rame in Europa, causando una crescente pressione sul mercato europeo di questa materia prima.
In particolare, in Germania si segnala che l’ondata di acquisti cinesi di rottami metallici sta prosciugando il mercato europeo, con possibili conseguenze negative sulla continuità produttiva dei raffinatori tedeschi, tanto che la ministra dell’economia tedesca Katherina Reiche ha chiesto un freno all’export di questi materiali verso la Cina.
Incetta cinese di rame in Europa
Il mercato del rame ne risente in maniera significativa: la produzione cinese di rame raffinato è in crescita record, ma la carenza globale di concentrato e minerale di rame è aggravata dal forte assorbimento cinese, che si aggiunge alla manovra da tempo in atto negli Stati Uniti: Il Sole 24 Ore titolava mesi fa sugli Usa “pigliatutto”.
Questo fenomeno sta generando scarsità di materia prima per fonderie in altre regioni del mondo, con fonderie arrivate a sospendere la produzione o a rallentarla per mancanza di rifornimenti. L’aumento della domanda e la riduzione delle scorte stanno esercitando pressioni rialziste sui prezzi del rame a livello globale.
Le scorte di rame sui principali mercati di scambio come la London Metal Exchange sono crollate nel 2025 del 65% rispetto ai livelli di inizio anno, aumentando la volatilità e le pressioni sui prezzi.
La ministra dell’economia tedesca Katherina Reiche ha chiesto un freno all’esportazione di rottami di rame verso la Cina, rivolgendosi alle autorità competenti tedesche e europee coinvolte nel controllo e regolamentazione del commercio di materiali metallici. La richiesta nasce dalla preoccupazione che l’ondata di acquisti cinesi stia prosciugando il mercato europeo, mettendo a rischio la continuità produttiva dei raffinatori tedeschi.
La situazione minaccia la base manifatturiera tedesca, che si basa fortemente sul rame per applicazioni elettriche e automobilistiche. Il German Copper Institute ha documentato le interruzioni della catena di approvvigionamento che interessano sia l’industria automobilistica che quella elettrica, con potenziali effetti di ondulazione in tutto il settore manifatturiero.
Gli effetti della manovra del Paese del Dragone
La Cina, principale consumatore mondiale di rame (circa il 56% della domanda globale), ha significativamente aumentato l’importazione di rottami di rame negli ultimi anni, con un picco nel 2024 e una domanda molto alta nel 2025, anche per compensare le restrizioni sulle importazioni di minerale primario.
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