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Politica

Il confronto tra Fico e Cirielli. Dal condono al voto disgiunto

di Lino Sasso -


Si è concluso con una stretta di mano e un reciproco “in bocca al lupo” il confronto tra Fico e Cirielli a Sky Tg24, un appuntamento decisivo a pochi giorni dal voto per la presidenza della Regione Campania. I due candidati si sono fronteggiati su temi chiave. Sanità, autonomia differenziata, legalità, fine vita, termovalorizzatore di Acerra e condono edilizio, in un dibattito scandito da tempi paritari e da un appello finale agli elettori.

Gli appelli dei candidati

Nel suo intervento conclusivo, Cirielli ha sottolineato che quello campano “non è solo un voto politico, ma profondamente amministrativo”, invitando gli elettori a valutarlo “per titoli professionali, esperienze lavorative e affidabilità”. Ha ricordato la possibilità del voto disgiunto e posto una domanda retorica ai cittadini: “State meglio rispetto a dieci anni fa?”. Un modo per legare i problemi attuali alle responsabilità dei precedenti governi regionali, sostenendo che “chi li ha provocati non può risolverli”.

Fico ha scelto invece un registro più partecipativo, ovvero populista: “Votate chi volete, ma andate a votare”, ha detto, ricordando come il voto sia “un diritto fondamentale conquistato dopo un fascismo terribile”. L’ex presidente della Camera ha invitato a “valorizzare la pratica democratica”, ricollegando la partecipazione elettorale alla qualità della vita istituzionale in Campania.

Il confronto sulla sanità e il fine vita tra Fico e Cirielli

Il capitolo più corposo del dibattito è stato quello sulla sanità, tema sensibile per la regione. Per Fico, “il tassello che manca è il territorio”: servono investimenti sulla telemedicina e sulle strutture di prossimità finanziate dal Pnrr, così da “decongestionare pronto soccorso e ospedali” e rafforzare la sanità pubblica. Di parere opposto Cirielli, secondo cui “in questi dieci anni la sanità è precipitata”: liste d’attesa interminabili, carenza di ambulanze e screening oncologici insufficienti. Le sue priorità: nuove assunzioni, dimezzamento dei tempi d’attesa e più ricorso al servizio convenzionato. Il tema del fine vita ha visto posizioni più sfumate: Fico favorevole a “un dibattito libero su un diritto importante”, Cirielli attento a distinguere la sua identità cattolica dal ruolo delle istituzioni laiche, rimettendo la questione al Parlamento.

Lo scontro sull’autonomia

Sull’autonomia differenziata si è registrato uno scontro frontale. Fico l’ha definita “un progetto scellerato” che creerebbe “diritti diversi a seconda del luogo di nascita”. Cirielli ha replicato garantendo che “non sarà tolto un euro alla Campania”, spiegando che la norma verrà applicata “solo dopo aver fotografato i Lea” e assicurando un ruolo di tutela degli interessi regionali.

Condono e legalità

Toni accesi anche sul condono edilizio. Fico ha attaccato la proposta di riapertura dei termini avanzata da FdI, definendola “un’offesa all’intelligenza dei campani”. Cirielli l’ha difesa come “un atto di giustizia”, ricordando che la Campania non poté beneficiare del condono del 2003 per responsabilità del centrosinistra. Sul fronte della legalità, entrambi hanno richiamato la necessità di una lotta inflessibile contro le infiltrazioni criminali. Fico ha parlato di una Regione “casa di vetro”, con protocolli rafforzati con Anac e forze dell’ordine. Cirielli ha invocato un ruolo più incisivo dell’ente regionale e proposto un “pool di esperti” sugli appalti, citando il caso di Castellammare di Stabia come monito.

Due visioni di futuro emerse dal confronto tra Fico e Cirielli su Sky

Il confronto tra Fico e Cirielli a Sky Tg24 ha insomma evidenziato l’enorme differenza di visione politica, centrale nella campagna elettorale campana, offrendo agli elettori programmi assolutamente alternativi per il futuro della Regione.


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