Attualità

Scuola al via senza libri: una situazione imbarazzante che si ripete ogni anno

A pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico molti studenti faticano a trovare i libri di testo, una situazione imbarazzante.

di Gianluca Pascutti -


Libri introvabili, cosa sta succedendo?

Mancano meno di due settimane al rientro in classe e migliaia di studenti rischiano di sedersi sui banchi senza i libri di testo. Un paradosso che si ripete ogni anno, ma che in questo 2025 assume i contorni di una vera e propria emergenza. Le librerie, rimaste aperte anche in agosto, hanno fatto la loro parte. Il problema sta a monte: i distributori, ossia chi materialmente porta i libri sugli scaffali, hanno chiuso per ferie. Risultato? Scaffali vuoti e famiglie costrette ad attendere con rassegnazione.

L’assenza dei distributori

Non è una boutade, ma una realtà che fa riflettere: mentre gli studenti dovrebbero prepararsi al nuovo anno, i distributori hanno spento le luci. In un Paese che si riempie la bocca di parole come “diritto allo studio”, ci si ritrova ogni settembre a fare i conti con l’impossibilità materiale di avere ciò che serve. Le librerie, spesso accusate ingiustamente di inefficienza, si ritrovano impotenti, in attesa che i camion tornino a rifornire.

Rincari su rincari il portafogli delle famiglie soffre

Se la mancanza dei testi è un problema organizzativo, il costo dei libri e del materiale scolastico è invece una vera e propria emergenza sociale. Quest’anno i rincari oscillano tra il 5% e il 10% rispetto al 2024. Zaini, astucci, quaderni e soprattutto manuali scolastici rappresentano una mazzata economica che colpisce in modo particolare le famiglie con più figli. In alcune città, l’intero corredo scolastico supera senza difficoltà i 500 euro per ragazzo.

Tra frustrazione e rassegnazione

C’è chi corre nei mercatini dell’usato, chi si affida alle piattaforme online e chi, semplicemente, spera di ricevere i testi anche a ottobre inoltrato. Ma resta l’amarezza: com’è possibile che ogni anno si ricada nello stesso problema? E soprattutto: perché nessuno interviene per garantire che almeno i libri, simbolo stesso della scuola, siano disponibili prima dell’inizio delle lezioni?

Un inizio amaro

L’immagine che si delinea è quella di un Paese che fatica a considerare davvero la scuola una priorità. Gli studenti entreranno in classe con lo zaino mezzo vuoto, le famiglie con il portafoglio alleggerito e le librerie con le mani legate. Un inizio amaro che, ancora una volta, lascia più domande che risposte.


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