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Sirene per nuovi attacchi: “Sarà guerra lunga”. Blinken a Tel Aviv

di Angelo Vitale -


Sirene di allerta in diverse città al confine di Gaza. Sirene che avvisano di un imminente attacco missilistico e risuonano nel nord di Israele, e in particolare nella pianura di Sharon e nella città di Ariel. Non ci sono notizie immediate di feriti o danni.

Il ministro dell’Energia, Israel Katz afferma che a Gaza non verranno fornite né elettricità né acqua finché le persone rapite durante l’assalto di Hamas non saranno riportate a casa. “Aiuti umanitari a Gaza? Nessun interruttore elettrico sarà acceso, nessuna pompa dell’acqua sarà aperta e nessun camion di carburante entrerà finché i rapiti israeliani non saranno tornati a casa”, le sue dure parole su X.

“Umanitarismo per l’umanitarismo – aggiunge -. E nessuno può predicarci la moralità”, scrive.

Sul fronte delle analisi dell’attuale situazione, il capo del Comando militare del Fronte Interno, Rafi Milo, afferma che il lento ritmo dei lanci di razzi nell’ultimo giorno indica che Hamas si sta preparando per una lunga guerra. “Abbiamo identificato il comportamento di Hamas, che si rende conto che sta entrando in una lunga guerra”, ha detto Milo in un colloqui con i giornalisti “Hamas sta gestendo la sua capacità di fuoco in un modo che fa pensare a settimane di combattimento, e ha abbassato la velocità di fuoco di circa 200-400 razzi al giorno, per permettersi un combattimento molto lungo”, dice.

Milo aggiunge che Hamas prende di mira il centro di Israele una o due volte al giorno per mantenere gli israeliani sotto la minaccia del lancio di razzi.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è appena atterrato all’aeroporto di Ben Gurion a Tel Aviv, in Israele. Oggi Blinken incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, mentre domani è previsto un colloquio in presenza con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas.

Venerdì Blinken si recherà ad Amman dove incontrerà alti funzionari giordani e il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, in una delegazione che comprende il capo dell’intelligence dell’Autorità Palestinese Majed Faraj e il segretario generale del Comitato esecutivo dell’OLP Hussein al-Sheikh.


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