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Sparatoria Praga, Kozak uccise anche il padre con la neonata

epa11039998 Lights from emergency service vehicles light the scene of a shooting at Charles University in central Prague, 21 December 2023. According to Czech Police several people have been killed and "dozens" injured in an incident in the capital of the Czech Republic. EPA/MARTIN DIVISEK

David Kozak, il ragazzo di 24 anni che la scorsa settimana ha aperto il fuoco all’università di Praga uccidendo 14 persone, aveva confessato in una lettera un precedente duplice omicidio, lo ha riferito la polizia ceca.

Il biglietto trovato a casa del killer conteneva infatti la confessione dell’omicidio del padre e della neonata avvenuto nei boschi di Klanovice, vicino alla città lo scorso 15 dicembre, sei giorni prima dell’attacco alla Charles University. Kozak era già stato inserito dalla polizia di Praga in una lunga lista di potenziali sospetti per quell’omicidio, ma non erano riusciti a interrogarlo.

Con questa ultima confessione le vittime salgono dunque a 17: la mattina del massacro all’università carolina infatti il killer aveva ucciso anche il padre, poi trovato morto nella sua abitazione. L’attentato all’università del 21 dicembre è la peggiore sparatoria di massa della storia ceca. L’attacco ha avuto come centro l’edificio della Facoltà di Lettere in piazza Jan Palach, dove Kozak è stato visto aprire il fuoco con un fucile dal tetto, prima di togliersi la vita una volta circondato dalla polizia.

Tredici persone – tra studenti e docenti – sono morte all’università, mentre la quattordicesima vittima è deceduta in ospedale. Ben 25 i feriti. Il ministro dell’Interno ceco Vit Rakusan, in seguito al massacro, ha invitato i sindaci di tutte le città e villaggi a cancellare gli spettacoli pirotecnici programmati per Capodanno. Sui social media ha poi invitato tutta la popolazione a celebrare l’evento in modo pacifico e sobrio, in rispetto delle vittime e di coloro che sono rimasti traumatizzati dagli omicidi.