Stefano Pioli, addio all’Arabia: lo aspetta la Fiorentina
Un flop milionario in Arabia Saudita, il rientro in Italia nella Viola ove è stato calciatore e allenatore
Cristiano Ronaldo lo saluta e lo ringrazia sui social (“Grazie di tutto”) ma quello di Stefano Pioli in Arabia Saudita è stato un flop. Oggi ha ufficialmente lasciato l’Al-Nassr in Arabia Saudita, l’addio è stato confermato dal club saudita, con Pioli che era da settimane inseguito da indiscrezioni sul suo prossimo ritorno in Italia e forse già prossimo firmatario di un contratto triennale con la Fiorentina, ancora in Arabia per motivi fiscali.
Zero successi in Arabia per Pioli
Il motivo principale dell’addio è stato un rendimento deludente con l’Al-Nassr, che ha chiuso il campionato saudita al terzo posto senza vincere alcun titolo, a 13 punti di distanza dal campione Al-Ittihad. Inoltre, l’eliminazione in semifinale della Champions League asiatica ha aggravato la situazione, con tensioni anche nei rapporti con Cristiano Ronaldo, che hanno contribuito a compromettere la sua posizione.
Quanto guadagnava
Pioli guadagnava in Arabia Saudita circa 11-12 milioni di euro netti all’anno, con un contratto fino al 2026 e un’opzione per un’ulteriore stagione allo stesso ingaggio. Non vi erano clausole di uscita facili nel contratto, quindi per liberarsi avrebbe dovuto dimettersi o trattare direttamente con il club, che però non intendeva esonerarlo. L’esonero sarebbe stato possibile solo in caso di mancato accesso ai primi tre posti in campionato o di un cattivo risultato in Coppa, ipotesi che però non si era concretizzata fino a poco prima dell’addio.
Il ritorno a Firenze
Stefano Pioli firmerà con la Fiorentina un contratto triennale con uno stipendio di circa 3 milioni di euro netti a stagione. Per lui, un vero e proprio ritorno alla Viola, club con cui ha già avuto un legame importante sia da calciatore (dal 1989 al 1995) sia da allenatore (2017-2019), prima dell’arrivo della proprietà Commisso. Il rapporto con la piazza è stato segnato anche dalla tragedia della morte di Davide Astori, capitano viola, che ha cementato il legame emotivo tra Pioli e il capoluogo toscano.
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