Cronaca

Strage nel Maine: 22 morti, caccia all’uomo

di Angelo Vitale -

L'autore della strage nel Maine ripreso dalle telecamere di sicurezza


Strage nel Maine: sono almeno 22 le persone rimaste uccise in una serie di sparatorie a Lewiston che rimettono in primo piano l’insoluto problema dell’uso e della diffusione delle armi negli Stati Uniti. La Cnn riporta le dichiarazioni di Robert McCarthy, componente del locale del consiglio comunale il quale afferma di aver ricevuto le notizie sul bilancio delle vittime da amministratori locali. Facendo riferimento a informazioni diffuse da fonti delle forze dell’ordine la Cnn parla anche di 50, 60 feriti in due sparatorie in un locale e un bowling.

Tutto è iniziato poco prima delle 19 ora locale. E ora, dopo la strage nel Maine, è caccia all’uomo con centinaia di poliziotti impiegati nell’operazione. La polizia ha identificato Robert Card, 40 anni, sospettato per le sparatorie, da considerarsi “armato e pericoloso”. Alla Cnn fonti della sicurezza hanno spiegato che si tratta di un riservista dell’esercito Usa con titoli da istruttore di tiro.

Intanto il presidente americano Joe Biden ha avuto colloqui telefonici con il governatore del Maine, Janet Mills, i senatori Angus King e Susan Collins, e con Jared Golden, e – ha fatto sapere la Casa Bianca – ha “offerto pieno sostegno federale in seguito a questo orribile attacco”.

Gli Usa sono allo stesso tempo il maggiore esportatore e importatore di armi da fuoco a uso civile e, secondo una delle più recenti analisi, hanno il più elevato tasso di possesso di armi da fuoco. Vi sono ben 89 armi ogni 100 abitanti per un totale di 270 milioni di armi in circolazione nel Paese.


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