Supermercati aperti a Natale: gli orari, le polemiche
Le aperture sono disomogenee e dipendono da ogni singolo punto vendita
Supermercati aperti a Natale, sì o no? Non esiste un’unica regola nazionale. La vigilia di solito vede molte aperture con orari ridotti, mentre il 25 dicembre la maggior parte dei negozi resta chiusa e il 26 dicembre (Santo Stefano) le aperture sono disomogenee e dipendono dal punto vendita.
Gli orari dei supermercati, catena per catena
Aldi apre regolarmente il 24 dicembre, resta chiuso il 25 e riapre il 26 con orario festivo tipico della domenica. Bennet non offre orari unici nazionali: molti punti vendita chiudono il 25 e il 26, ma alcune aperture sono possibili.
Carrefour può aprire il 24, ma il 25 e il 26 spesso resta chiuso e i consumatori dovranno necessariamente verificare localmente le aperture.
Conad spicca perché molti punti vendita risultano aperti anche il 25 e il 26, ma la variabilità resta alta. Coop in genere chiude il 25 e apre il 26 con orario ridotto, con eccezioni in aree turistiche o stazioni.
Gli orari per le altre insegne
Esselunga mantiene aperture il 24 con orari ampi, ma chiude il 25 e il 26. Eurospin apre normalmente il 24 e di solito chiude il 25; il 26 può variare da negozio a negozio.
Famila tende a ridurre l’orario il 24 e chiudere il 25 e il 26, sebbene possano verificarsi aperture locali. Lidl, MD, Pam e Penny Market presentano forte variabilità: la vigilia apre con orari ridotti, il 25 è quasi universalmente chiuso e il 26 dipende dal negozio specifico.
Perché gli orari cambiano così tanto
Non esiste un orario festivo unico per tutti i supermercati. Ogni catena o singolo punto vendita decide in autonomia. Questo significa che un supermercato può essere aperto in una città e chiuso in un’altra, anche per la stessa insegna.
Perciò Altroconsumo raccomanda di controllare i siti ufficiali o chiamare il punto vendita prima di uscire, così da evitare il “viaggio a vuoto”.
Il caos e la reazione dei consumatori
La variabilità degli orari alimenta una certa frustrazione tra i cittadini, soprattutto fra chi pianifica la spesa all’ultimo minuto. Sui forum online alcuni utenti raccontano di essersi trovati davanti a supermercati chiusi il 25 anche la mattina, costringendo a cambiare programma all’ultimo momento.
Altri segnalano che alcuni negozi chiudono prima del previsto la vigilia, creando code e difficoltà nell’acquisto degli ultimi ingredienti per i pranzi o le cene di festa. La regola di base che emerge dalle conversazioni è: meglio informarsi in anticipo e non rimandare al giorno di festa.
Il dibattito sui giorni di chiusura
Nel dibattito pubblico si intrecciano due esigenze. Da una parte c’è chi sostiene che chiudere nei giorni festivi protegge i diritti dei lavoratori e favorisce il riposo familiare. Dall’altra parte c’è chi ritiene che servizi essenziali come gli alimentari dovrebbero restare disponibili almeno in parte, soprattutto nelle grandi città o per chi non può programmare la spesa in anticipo.
Come muoversi in vista delle feste
Per evitare inconvenienti, i consumatori dovrebbero verificare gli orari del punto vendita specifico sul sito o tramite app. Oppure considerare la spesa per tempo, evitando di rimandare al 25 o al 26. Oppure ancora, telefonare al numero verde della catena locale se disponibile.
Anche in una giornata festiva come il 25 dicembre, la spesa è possibile in alcuni punti vendita, ma non esiste un calendario uniforme. La variabilità resta la norma e porta con sé incertezze per chi deve fare acquisti dell’ultimo minuto.
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