Telemarketing selvaggio: il via del Codice, a che punto siamo, il Registro cui iscriversi
Al via il “Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling” deciso dal Garante per la protezione dei dati personali. L’iniziativa, in collaborazione con associazioni di committenti, call center, teleseller, list provider e associazioni di consumatori, ha lo scopo di combattere il telemarketing selvaggio.
Le novità sono molte, tutte da mettere alla prova dei fatti in un Paese abituato da decennki alle norme e alle leggi poi aggirate o inevase: nuovi obblighi per le società committenti e i call center, multe per chi viola la privacy dei cittadini, l’obbligo di telefonate da numeri identificabili e solo dalle 9 alle 20, mai nei giorni festivi.
in qualche modo, le stesse associazioni dei consumatori mettono le mani avanti sulle disposizioni: “Il telemarketing selvaggio continua ad essere una piaga in Italia – ricorda il responsabile privacy del Codacons, Gianluca Di Ascenzo -. Con questo Codice di Condotta sarà possibile almeno in parte arginare il fenomeno, prevedendo precise responsabilità in capo a società di luce, gas, telefonia, che si affidano ai call center illegali, e sanzioni per gli operatori che non rispetteranno la privacy degli utenti”.
Uno dei problemi è il già diffuso fenomeno delle telefonate illegali e dei numeri finti da cui arrivano le chiamate, rammentato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso in un recente question time in Parlamento: “Il registro tutele delle chiamate effettuate nel rispetto della legge – aveva detto – non può impedire la recezione di telefonate illegali, effettuate da soggetti che raccolgono i dati in maniera illecita e contattano gli utenti senza aver raccolto un apposito consenso”.
“Un’altra criticità riscontrata – aveva aggiunto – è la pratica di mascherare l’identità della linea chiamante mostrando numerazioni fittizie o non attive. Il contrasto a questa tecnica, tramite l’introduzione di protocolli sicuri che garantiscono l’autenticità della linea chiamante, potrebbe ridurre significativamente il fenomeno illegale”.
Secondo i dati illustrati da Urso, “sono registrate nel Registro pubblico delle opposizioni – un servizio gratuito accessibile a tutti sia per i numeri di telefono fissi che per quelli mobili – circa 30 milioni di numerazioni di utenti telefonici e più di 900 operatori di telemarketing”.
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