Un horror è tale se ha elementi sovrannaturali – secondo i puristi della critica cinematografica. Spesso, in maniera imprecisa vengono etichettati come horror film gialli o thriller molto truculenti e spaventosi. Ecco, Bussano alla porta, l’ultimo film di M. Night Shyamalan è un horror a pieno titolo, con risvolti oltre che sovrannaturali anche metafisici (e religiosi). Dopo prove valide e altre di dubbia qualità, il regista indiano naturalizzato statunitense ha ritrovato a pieno la sua cifra stilistica, come già visto in Old, dove la suspense e il terrore scaturiscono dal tempo che scorre (troppo velocemente). Questa sua ultima pellicola – adattamento del romanzo La casa alla fine del mondo, scritto da Paul G. Tremblay e pubblicato nel 2018 – è una variazione del genere home invasion. Con differenze sostanziali rispetto ai plot con la gente chiusa in casa assediata dai cattivi/mostri di turno. Sì, perché chi bussa alla porta e poi irrompe e immobilizza gli abitanti della baita nel bosco in cui si svolge il 99 per cento del film, non sono cattivi, per niente. Hanno un compito, anzi una missione da compiere. Terribile ma dirimente per l’intera umanità. La famiglia presa in ostaggio per questo fine ultimo che ha a che fare con la salvezza dell’umanità deve operare una scelta (quasi) impossibile. Inaccettabile, inumana. Eppure deve scegliere. Il film di fatto ruota intorno al concetto – che è pure e innanzitutto cristiano – del libero arbitrio: la vita è una scelta continua. Scegliere in questo caso però può porre fine a una vita, a tante vite, a tutte le vite.
Questa la trama. La spensierata vacanza del nucleo familiare composto da Andrew (Ben Aldridge – Pennyworth, Fleabag) ed Eric (Jonathan Groff – Mindhunter, Matrix resurrections), una coppia di due papà, insieme alla figlia adottiva Wen (Kristen Cui – esordiente, bravissima), è sconvolta dall’apparizione di quattro sconosciuti, che si presentano improvvisamente alla loro porta. La situazione prende una piega imprevedibile, inaccettabile dal punto di vista della logica e del senso comune, quando Leonard (Dave Bautista – Guardiani della galassia, Glass onion: Knives out), Sabrina (Nikki Amuka-Bird – Luther, Old), Adriane (Abby Quinn – Radium girls, Dopo il matrimonio) e Redmond (Rupert Grint – Harry Potter, Servant) avanzano una richiesta appunto assurda, totalmente folle. Un membro della famiglia dovrà essere ucciso da un altro membro della famiglia. Altrimenti l’umanità sarà spazzata via dal pianeta. Moriranno tutti. Tranne i tre che hano deciso di salvarsi.