Turismo

Tra gli sfarzi della Reggia più grande al mondo

di Angela Arena -


Torna il prossimo 3 marzo il consueto appuntamento con la “Domenica al Museo”, fortunata iniziativa del Mibact che, dal luglio 2014 consente la fruizione gratuita di oltre 480 siti statali tra musei, monumenti, parchi archeologici, palazzi e giardini monumentali durante la prima domenica di ogni mese. A confermarne lo straordinario successo sono state, lo scorso 4 febbraio le code chilometriche di visitatori e appassionati d’arte, provenienti da tutto il mondo, registrate fuori dai maggiori centri culturali, dove a a svettare è stato il Parco archeologico del Colosseo, con circa 19.728 presenze. Un risultato che ha incoronato, quale regione più attrattiva del Belpaese, la Campania, dove 13.814 turisti hanno ammirato la bellezza senza tempo del Parco archeologico di Pompei e altri 13.300 si sono lasciati stupire dalla magnificenza della Reggia di Caserta, la dimora reale più grande al mondo, l’ottava meraviglia, patrimonio Unesco dal ’97. La reggia ha richiesto mezzo secolo per la sua edificazione: iniziata nel 1752 con Carlo di Borbone fu ultimata solo nel 1845. Cinta da uno spettacolare parco di 120 ettari, il sontuoso Palazzo consta di ben 5 piani, oltre 1700 finestre e 1200 stanze, dove si alternano ambienti opulenti tra cui la sala del Trono, la Galleria di Diana e Atteone e la Cappella Palatina decorate con affreschi, stucchi e arredi sfarzosi, costituendo un esempio superbo dell’architettura barocca con il potere di spaccare la barriera del tempo, trasportando i visitatori in un viaggio unico attraverso il lusso sfrenato delle corti del passato e ispirando registi contemporanei divenendo set di grandi film come: Star Wars, Mission Impossible III, The Great, Angeli e Demoni e The Pope. Il fascino immortale di questi luoghi, creati per concorrere con la Reggia di Versailles, ha catturato anche l’attenzione di autori del III millennio, che li hanno trasposti in mondi, come videogiochi e prodotti digitali che mai, nemmeno un visionario come il Vanvitelli avrebbe potuto lontanamente immaginare. Ma se la bellezza di questa regale dimora è fruibile virtualmente, vi sono alcuni spazi che non sono accessibili, sebbene, dal I marzo, a suggello dell’anno delle Celebrazioni vanvitelliane, aprirà al pubblico l’ala nord ovest, ovvero gli ambienti della Gran Galleria restituiti dalla Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare e destinati ad esposizioni temporanee. L’evento sarà preceduto il 29 febbraio da una presentazione del progetto di recupero delle visuali e prospettive volute dal Maestro che la concepì e da un vernissage della mostra accessibile su invito.


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