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Transizione ecologica: si insedia la Commissione PNRR PNIEC, nominato l’Inviato Speciale per il climate change

di Francesco Certo -


“E’ un passo avanti fondamentale per l’attuazione del PNRR e imprime un’ulteriore accelerazione in particolare nella realizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, indispensabili per il compimento della transizione ecologica”. Lo ha detto il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani annunciando l’insediamento, in programma martedì 18 gennaio, della Commissione Tecnica PNRR PNIEC, l’organismo che svolgerà le funzioni di valutazione ambientale di competenza statale dei progetti compresi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, di quelli finanziati a valere sul fondo complementare e dei progetti attuativi del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC).

La Commissione sarà presieduta da Massimiliano Atelli, al vertice da gennaio 2021 anche della Commissione Tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA VAS, proprio in un’ottica di garanzia di impiego di criteri di uniformità di giudizio sui dossier trattati dall’una e dall’altra Commissione.

L’organismo si comporrà di un massimo di quaranta esperti individuati nell’ambito del personale di ruolo delle amministrazioni statali e regionali, delle istituzioni universitarie, del Collegio nazionale delle Ricerche (CNR), del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente, dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e dell’Istituto superiore di sanità (ISS).

Ed intanto proprio il ministro Cingolani ha nominato, in accordo con il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, Alessandro Modiano Inviato Speciale per il Cambiamento climatico. Modiano, scelto dal ministro della Transizione Ecologica come direttore generale per l’attività europea e internazionale del MiTE, svolgerà un’importante azione di raccordo tra MAECI e MiTE e sarà il riferimento per la dimensione esterna delle politiche di contrasto al cambiamento climatico delle varie Amministrazioni italiane.

La decisione di dotarsi di un Inviato Speciale per il clima deriva dal peso sempre maggiore della diplomazia climatica, ormai componente fondamentale della politica estera dell’Italia e dell’Unione Europea, e dal ruolo da protagonista a livello internazionale assunto dall’Italia con la Presidenza del G20 e la partnership della Presidenza del Regno Unito della COP26.

Per il ministro Cingolani “Questa nomina rafforza ulteriormente la leadership dell’Italia nella lotta ai cambiamenti climatici e rappresenta un ulteriore importante strumento grazie al quale il nostro Paese può affrontare l’emergenza del riscaldamento globale. In quest’ottica, la collaborazione MiTE MAECI emerge come un’opportunità straordinaria all’interno di una partita di portata mondiale”.


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