Tridico tutto Gaza e lavoro: “Calabria riconoscerà la Palestina”
Poi promette 10mila assunzioni pubbliche. Occhiuto lo fulmina: "Disonesto"
Dal reddito di cittadinanza al lavoro passando per la Palestina: Pasquale Tridico promette 10mila nuovi posti in Calabria. Il candidato M5s, alla guida della coalizione del campo largo, ha ribadito la sua promessa nel confronto andato in onda su SkyTg24. E quindi ha replicato la promessa già fatta, nelle Marche, da Matteo Ricci (poi sconfitto dall’uscente Francesco Acquaroli) e ha spiegato che, se i cittadini decideranno di eleggerlo nella prossima tornata elettorale, la Regione Calabria riconoscerà lo Stato di Palestina. Un’idea che ha fatto sbottare l’avversario, il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto, che l’ha fulminato: “Disonesto”.
Lavoro e Palestina, le promesse di Tridico
L’ex presidente dell’Inps, già “padre” del reddito di cittadinanza, ha rotto gli indugi mettendo sul piatto le due proposte forti della campagna elettorale del campo largo. “Il lavoro, insieme alla sanità, è la grande piaga della Calabria”. E dunque ha annunciato: “un grande piano di reclutamento pubblico: 3mila operatori per la cultura e 7mila operatori per l’ambiente”. Finita qui? Certo che no. Tridico ha proseguito: “Se verrò eletto, in Calabria riconosceremo lo Stato di Palestina. È un atto di dovere morale”. E ha aggiunto: “Il genocidio che Israele sta portando avanti a Gaza è inaccettabile. Il governo italiano è prono a Israele ed è veramente vergognoso”.
La replica di Occhiuto: “Disonesto”
La proposta giunta da Tridico sulla Palestina non è piaciuta a Roberto Occhiuto, governatore uscente della Calabria e frontman della coalizione del centrodestra. Che ha spiegato perché l’idea del suo avversario è “disonesta”. “Trovo un po’ disonesto che si voglia rubare qualche voto spostando l’attenzione su questioni che nulla hanno a che fare con la Calabria”, ha commentato Occhiuto. Che ha aggiunto: “A Gaza è in corso grande tragedia umanitaria e l’atteggiamento di Israele è assolutamente condannabile – ha proseguito il governatore uscente -. Ma riconoscere lo Stato palestinese non ha senso a livello comunale o regionale. La mia Regione riunirà il consiglio regionale e sarà disponibile a votare un documento che invita riconoscere lo Stato di Palestina ma solo a condizione che siano esclusi i terroristi di Hamas e vengano liberati gli ostaggi”. Posizione, questa condivisa col governo, “di grande equilibrio e onestà”.
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