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Esteri

Trump chiama “rappresaglia” le violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele

Il regime speciale previsto per Tel Aviv è fonte di instabilità e tensione

di Ernesto Ferrante -


Sono 104 le persone uccise, tra cui 46 bambini e 20 donne, dai raid aerei di Israele della notte scorsa sulla Striscia di Gaza. I feriti sono 253. “Israele continuerà a rispettare il cessate il fuoco”, ma “risponderemo anche alle violazioni di Hamas”, ha scritto sulla piattaforma X il ministero degli Esteri israeliano, sostenendo che “le violazioni del cessate il fuoco da parte di Hamas hanno causato la morte di 3 israeliani. Anche il mancato ritorno dei 13 ostaggi rimasti costituisce una grave violazione”. La diplomazia di Tel Aviv rivendica la legittimità delle sue azioni, mettendo il luce tutta la fragilità di una tregua molto parziale e con troppe deroghe.

Trump giustifica Israele

Il presidente degli Stati uniti Donald Trump ha definito quello israeliano un atto di rappresaglia, assicurando il cessate il fuoco nella regione è ora tornato in vigore. Israele “ha avuto un cecchino e un suo soldato ucciso, e ha reagito con una rappresaglia, quindi vedremo. Ma sì, c’è un cessate il fuoco. Tutto è tornato al cessate il fuoco, ha detto il capo della Casa Bianca ai giornalisti a bordo dell’Air Force One.

La presa di posizione dell’ONU

Il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha condannato fermamente i potenti attacchi israeliani a Gaza di martedì. “Il segretario generale condanna fermamente le vittime causate dagli attacchi aerei israeliani sui civili a Gaza ieri, tra cui molti bambini. Condanna tutte le azioni che minano il cessate il fuoco e mettono in pericolo i civili”, ha dichiarato alla stampa il suo portavoce, Stéphane Dujarric, invitando tutte le parti a rispettare gli impegni.

Il Qatar denuncia le brutalità israeliane nelle prigioni

Il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman al Thani, si è scagliato contro lo Stato ebraico per il trattamento riservato ai detenuti palestinesi. “È un problema che deve essere affrontato. Israele dovrebbe essere ritenuto responsabile di ciò che sta accadendo nelle sue prigioni con i palestinesi”, ha tuonato partecipando a New York a un conferenza del Council on Foreign Relations.

Pizzaballa evidenzia le incognite del futuro

In una sua analisi pubblicata per la rivista “Credere”, il patriarca di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, ha spiegato che “per guidare il futuro” a Gaza e in Cisgiordania “servono leader nuovi”. Secondo Pizzaballa, “non si può pensare di pacificare Gaza, sconfiggere Hamas, e dimenticare quanto accade in Cisgiordania: la questione palestinese è un tutt’uno”.

L’Italia bacchetta Francesca Albanese

Francesca Albanese è di nuovo nella bufera. “Il rapporto presentato dalla relatrice speciale Francesca Albanese è totalmente privo di credibilità e imparzialità. Come Italia, non ne siamo sorpresi. Il contenuto del dossier eccede palesemente il mandato specifico del relatore speciale, che non include indagini su presunte violazioni commesse da altri Stati o entità, né giudizi sulla cooperazione tra Paesi terzi e la Cpi”. Lo ha detto l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente all’Onu per il nostro Paese. L’Italia è tra i 63 Stati accusati di “essere complici del genocidio a Gaza”.


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