Esteri

Caso documenti classificati: Trump “incastrato” da un dipendente

di Martina Melli -


Non c’è fine ai guai di Donald Trump. L’ex Presidente degli Stati Uniti è stato incriminato da uno dei suoi dipendenti della tenuta di Mar-a-lago nel caso dei documenti classificati. Secondo i pubblici ministeri, Yuscil Taveras, un manager It di Trump, dopo aver cambiato avvocato ha cambiato la propria testimonianza in merito ai documenti classificati. Ora accusa Trump e due assistenti di aver “eliminato i filmati delle telecamere di sicurezza”. L’ex Presidente 77enne deve ora affrontare ben 40 accuse all’interno del caso.

Trump, il suo stretto collaboratore personale Walt Nauta e l’addetto alla manutenzione di Mar-a-Lago Carlos De Oliveira, si sono tutti dichiarati non colpevoli. L’ex Presidente è accusato di essersi portato dietro dei file sensibili nella sua tenuta in Florida e di aver cercato di coprire il presunto crimine cancellando i filmati di sicurezza. Taveras avrebbe cambiato avvocato dopo che il consigliere speciale Jack Smith, che sta supervisionando il caso, lo ha avvertito di essere stato indagato per falsa testimonianza.

Durante la deposizione, nel marzo di quest’anno, Taveras “aveva ripetutamente negato o affermato di non ricordare alcun contatto o conversazione sui filmati di sicurezza a Mar-a-Lago”. I pubblici ministeri hanno ora dichiarato di aver ottenuto la prova che De Oliveira avesse chiesto a Taveras di cancellare il filmato delle telecamere a circuito chiuso in seguito all’inizio delle indagini degli investigatori.


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