Cronaca

Ucciso a calci il figlio del re delle scommesse. Tre omicidi nelle discoteche di Palermo

di Angelo Vitale -


Si chiamava Francesco Bacchi il 20enne ucciso, probabilmente a calci in testa, all’esterno della discoteca Medusa di Balestrate, aperta un mese fa nel Palermitano, all’esito mortale di una rissa scoppiata nel locale e terminata all’esterno. La Procura della Repubblica di Palermo ha aperto una inchiesta per omicidio sul fatto che ha coinvolto un boss delle scommesse. Francesco Bacchi, infatti, morto all’ospedale di Partinico dove era stato trasportato dopo i primi soccorsi, era il figlio di Benedetto Bacchi, detto Ninì, il “re delle scommesse” finito tempo fa nell’inchiesta Game Over.

I carabinieri, intervenuti sul posto, stanno cercando di ricostruire quanto accaduto: dalle prime ricostruzioni, pare che il giovane sia caduto a terra dopo avere ricevuto un calcio e poi abbia ricevuto altri calci in testa.

Investigano i carabinieri della compagnia di Partinico delegati dal procuratore Maurizio de Lucia e dal pm di turno Alessandro Macaluso. E sono alla ricerca di reperti e di testimonianze sull’accaduto, anche recuperando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona per cercare di delineare la dinamica dei fatti.

In meno di un mese, due omicidi nelle discoteche del Palermitano, il terzo in 18 mesi. Lo scorso 21 dicembre un altro giovane, Lino Celesia, era stato ucciso a colpi di pistola, in un locale nel centro di Palermo. Proprio ieri il Tribunale del Riesame aveva confermato la misura cautelare a carico del 17enne accusato dell’assassinio di Celesia. Un minorenne che ha confessato di avere sparato a Lino Celesia, quattro giorni prima di Natale, all’interno della discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi. La Procura dei Minori contesta al ragazzo anche l’aggravante dei futili motivi.

“Siamo sconvolti. Sono senza parole. E’ successo ancora. Non è più possibile che tanti ragazzi perdano la vita nelle discoteche, è necessario prendere delle misure drastiche. E’ successo un anno e mezzo fa, sempre a Balestrate, e di recente anche a Palermo. Siamo indignati davanti a questo martirio quotidiano. E’ assolutamente necessario che i controlli vengano fatti preventivamente. Perché oggi molti ragazzi bevono e tirano. Servono i test all’ingresso delle discoteche e basta”. A dirlo, Pietro Rao, il sindaco di Partinico, il piccolo comune da cui proveniva Francesco Bacchi.

“L’ingresso in discoteca deve essere vincolato a un test, solo così potremmo evitare altre morti assurde – dice ancora il sindaco Rao – Il consumo di alcolici deve essere limitato. Questi test ormai si trovano al supermercato, deve diventare una condizione fondamentale per l’accesso alle discoteche. Non solo, le discoteche devono dimostrare di avere un servizio d’ordine qualificato e sostenuto per il controllo, altrimenti è la fine, è meglio chiudere”.


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