Esteri

Ucraina senza fine il conflitto procrastiNato

di Ernesto Ferrante -


La Nato si sta preparando per una guerra “lunga” tra l’Ucraina e la Russia. Kiev sarà sostenuta militarmente per tutto il 2024 e il 2025. A rivelare i piani è stato un alto funzionario dell’Alleanza atlantica, in occasione della Ministeriale Difesa a Bruxelles. “Seri negoziati” per tentare di porre fine al conflitto non sono all’orizzonte in questo momento. La situazione lungo il fronte si è messa male per gli ucraini. Mosca sta per espugnare Avdeevka, nell’oblast di Donetsk. “Sulla base della situazione operativa intorno ad Avdeevka, per evitare l’accerchiamento e tutelare le vite e la salute dei nostri soldati, ho deciso di ritirare le nostre unità dalla città e di spostarci per difendere posizioni più favorevoli”, ha confermato in un messaggio postato nelle scorse ore su X il capo dell’Esercito ucraino, Oleksander Syrskyi, che ad inizio mese ha sostituito il generale Valery Zaluzhnyi.
La decisione è stata avallata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E’ stata giusta “per salvare vite”, ha detto l’ex comico rispondendo alle domande dopo il suo intervento alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco.
Gli Stati baltici chiedono uno “sforzo” collettivo maggiore, in funzione anti-russa. Il ministro della difesa estone, Hanno Pevkur ha ribadito l’importanza di dedicare il 2% del Pil alla spesa militare, insistendo sul fatto che se un alleato subisce un attacco deve poter contare sugli altri membri della Nato. “La Russia ha più truppe di quando ha iniziato la guerra in Ucraina e dedica il 30% alla spesa militare, la Nato deve rispondere a questo”.
La fabbrica di polvere da sparo di Kazan ha assunto lo scorso dicembre più di 500 persone e triplicato i salari mensili delle maestranze, da 25mila rubli a 90mila. Il direttore, Alexander Livshits, si è attivato personalmente per la ricerca di dipendenti per il turno notturno da mezzanotte alle otto del mattino.
La linea della guerra a oltranza è sostenuta anche dalla Gran Bretagna. Per il ministro Grant Shapps, l’aumento degli impegni di spesa è “il miglior modo di mantenere sicura” la Nato di fronte alle minacce militare. Shapps ritiene “inconcepibile” che “non si vada a vincere”.
Il ministro della Difesa lettone, Andris Spruds, ha sottolineato la necessità di mantenere l’appoggio e coordinare l’attività industriale per poter fornire un milione di proiettili di artiglieria alle truppe ucraine entro fine 2024.
Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha evidenziato “l’impatto diretto” sulla linea del fronte dei ritardi del Congresso degli Stati Uniti ad approvare il nuovo pacchetto di aiuti militari per l’alleato in difficoltà. “Non si tratta di prendere le decisioni giuste, ma di prenderle al momento giusto, il prima possibile. E’ urgente. Ogni settimana in più che aspettiamo significa che altre persone saranno uccise al fronte in Ucraina, ha argomentato Stoltenberg, elogiando la determinazione di alcuni Paesi nell’unirsi con l’obiettivo di mettere un milione di droni a disposizione di Zelensky. Dall’inizio dell’operazione militare speciale, gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina circa 75 miliardi di dollari in aiuti militari, finanziari e umanitari. Altri partner della Nato hanno elargito oltre 100 miliardi di dollari.
Al segretario di Stato Usa Antony Blinken si è rivolto il ministro degli Esteri ucraino, Dmyt[/CAP-5-SETT]ro Kuleba, con richieste specifiche. “L’ho ringraziato per tutto quello che gli Usa hanno già fatto per l’Ucraina. Ho anche riferito il senso di urgenza e le attuali esigenze prioritarie dei difensori dell’Ucraina: munizioni, difesa aerea e capacità a lungo raggio – ha scritto Kuleba su X – In questo contesto ho presentato argomenti a favore della fornitura all’Ucraina di missili Atacms con una gittata di 300 chilometri. Sono cruciali i continui aiuti militari degli Stati Uniti. Stiamo lavorano in modo attivo insieme per trovare soluzioni e Blinken ha ribadito che gli Usa continueranno a mobilitare il sostegno”.
Il Cremlino segue con attenzione l’evolversi degli eventi. Il presidente russo Vladimir Putin, in un’intervista alla Tass, ha espresso preoccupazione e delusione: “Eravamo e siamo ancora preoccupati dalla possibilità che l’Ucraina possa essere trascinata nella Nato, perché sarebbe una minaccia alla nostra sicurezza. Siamo costantemente ingannati sul non allargamento a est dell’Alleanza. Ci sono stati cinque allargamenti e questo è un inganno totale”.


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