Un anno fa la morte di Matilde Lorenzi: due indagati
La famiglia chiede verità e giustizia: da maggio in corso un incidente probatorio
Il funerale della sciatrice, presso la chiesa di San Lorenzo a Giaveno il 31 ottobre dell'anno scorso
Sulla morte della sciatrice Matilde Lorenzi, avvenuta il 29 ottobre 2024 sulla pista Grawand G1 del ghiacciaio della Val Senales, aperta un’indagine con sviluppi recenti: due indagati.
Caso Lorenzi: due indagati
La Procura di Bolzano aveva inizialmente chiuso le indagini definendo l’accaduto come un incidente senza riscontri di reato o responsabilità penale, autorizzando rapidamente la sepoltura e non disponendo l’autopsia.
La decisione precoce aveva sollevato forti critiche. Il consigliere del Csm Ernesto Carbone, nel novembre 2024 aveva chiesto l’apertura di una pratica disciplinare sui magistrati titolari delle indagini per presunta frettolosità e incompletezza investigativa. E sottolineata l’assenza di reti protettive in un tratto critico della pista dove Lorenzi è caduta, con immagini che evidenziavano la mancanza di protezioni tra la pista di allenamento e il fuori pista non battuto.
Gli sviluppi delle indagini sulla morte della sciatrice
Ora, la famiglia della sciatrice morta – scrive Repubblica.it – ha annunciato che la Procura ha dato impulso a un procedimento penale attualmente pendente, nel quale da maggio è in corso un incidente probatorio. Serve a ricostruire nei dettagli sia la dinamica dell’incidente sia le cause mediche della tragedia che ha colpito il giovane atleta, scomparsa un mese prima di compiere 20 anni.
Due gli indagati – rivela il quotidiano -: “Il primo è il responsabile della sicurezza delle piste. Ma anche una figura dei tecnici della squadra di Matilde risulta iscritta”.
La famiglia chiede verità e giustizia
In una nota, viene ricordato: “dopo un breve ma doloroso periodo di riflessione la nostra famiglia ha creato la Fondazione Matilde Lorenzi Ets. Intende promuovere e sviluppare progetti finalizzati all’implementazione della sicurezza nello sci. La scelta di chiedere approfondimenti su quanto accaduto a Matilde per una corretta ricostruzione dei fatti è fondamentale. Non solo per dare giustizia a lei, ma anche per gli obiettivi della Fondazione. Dobbiamo trarre insegnamento dalla nostra immensa tragedia con l’obiettivo che in futuro venga analizzato preventivamente ogni fattore di rischio per così evitare che altri giovani si trovino ad allenarsi o gareggiare in condizioni di pericolo. Affinché non si debbano mai più commentare notizie così tragiche“.
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