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“Un assegno per aiutare il Paese a rinascere” Il dg Inps Caridi: “Distribuiti finora più di 16 miliardi per 9,3 milioni di figli in Italia”

di Federico Tassinari -

VINCENZO CARIDI DIRETTORE VICARIO INPS


L’assegno unico universale per i figli? “Un bilancio sicuramente positivo”. Il direttore generale dell’Ipns, Vincenzo Caridi, fa il punto, a L’Identità, sulla misura di sostegno alla natalità e alle famiglie. Tra punti di forza e aree di miglioramento, ai raggi X la misura ambiziosa che sembra voler rappresentare l’architrave per rilanciare la natalità in Italia. Un tema sempre più importante e delicato per il futuro stesso del Paese.
Direttore Caridi, è passato oltre un anno dall’entrata in vigore dell’ assegno unico e universale per i figli a carico, quale bilancio è possibile tracciare?
Un bilancio sicuramente positivo perché l’AUU ha dimostrato di essere innanzitutto il riconoscimento del valore sociale dei figli che sono una risorsa per l’intera collettività, la misura di welfare più inclusiva e capillare esistente, indipendente dalla condizione lavorativa dei genitori e dalla situazione reddituale che interviene esclusivamente per garantire la progressività del beneficio economico.
Abbiamo distribuito più di 16 miliardi per 9,3 milioni di figli in tutta Italia, attuando in breve tempo anche tutte le maggiorazioni previste per il 2023 dalla legge di bilancio, con una un investimento di risorse aggiuntive di circa 6 miliardi che equipara la spesa in trasferimenti alle famiglie sostenuta dall’Italia, rispetto al PIL, a quella degli altri Paesi del nord Europa.
Non è stato facile semplificare un lavoro complesso che prevede in un brevissimo lasso di tempo oltre 30 controlli mensili per ciascuna delle oltre 10 milioni di domande inoltrate per milioni di pagamenti, ma ci siamo riusciti realizzando un servizio coerente con il profondo percorso di rinnovamento dei servizi dell’istituto teso a semplificare la vita delle persone.
Il cittadino ha riscontrato un rapido accesso alla richiesta, tempistiche serrate per il calcolo dell’importo, una dinamicità ” stupefacente “, a cosa si deve questa efficacia?
Al percorso di innovazione digitale che l’INPS ha realizzato in questi anni e che oggi ci permette il rinnovo automatico dell’assegno senza più bisogno che il cittadino presenti annualmente domanda. Il principio che abbiamo seguito è quello della proattività, un vero e proprio nuovo modus operandi, che ci permette di rintracciare tutti i dati necessari ad eseguire istruttorie e controlli in automatico. Ai cittadini rimane solo l’onere di integrare eventuali cambiamenti reddituali o familiari che siano intervenuti dopo l’inoltro della domanda effettuata nel 2022. Stiamo anche lavorando a una video guida interattiva per le domande di assegno unico che hanno bisogno di integrazione documentale che permetteranno alle famiglie di essere guidate passo passo verso il perfezionamento della richiesta incompleta.
Lo stesso approccio semplice e proattivo che abbiamo seguito anche nella realizzazione dell’ISEE precompilato. Da pochi giorni abbiamo rilasciato il nuovo portale unico dell’Isee che consente al cittadino di presentare la DSU in pochi click. Invito tutti a provarlo! Si tratta di un unico punto di accesso che sostituisce i portali preesistenti alla dichiarazione reddituale. Autenticandosi con Spid, Cie e Cns è possibile consultare una dichiarazione già presentata o compilarne una nuova in cui il sistema ha già inserito le informazioni a nostra disposizione. Il tutto con una navigazione intuitiva e assistita.
Inclusività, centralità della famiglia, termini in apparenza retorici ma in realtà pilastri di una società in evoluzione. Inps oltre al presente come sta guardando al futuro?
Vogliamo tesaurizzare l’esperienza acquisita con l’assegno unico e i progetti del PNRR per investire sulla semplificazione, sulla proattività e sulla coproduzione di servizi sempre più in linea con le esigenze e le aspettative della nostra utenza. Un’esperienza che dobbiamo esportare nella progettazione dei nostri servizi, non solo di quelli nuovi che verranno, ma anche di quelli che già eroghiamo. Penso alle pensioni, agli strumenti di sostegno al reddito, all’invalidità civile, servizi fondamentali per il welfare italiano.
Per dare ai vostri lettori un’anticipazione: entro il 2023 sperimenteremo anche la Pensione di Vecchiaia proattiva che permetterà ai pensionandi che hanno i requisiti di procedere all’inoltro della domanda precompilata accedendo alla loro area personale sul portale INPS dopo aver semplicemente verificato la correttezza delle informazioni riportate.
Natalità in calo da anni, aumento delle famiglie single, una trasformazione di un sinonimo di italianità, la lettura dei dati Istat allarma, come incidere per ” guidare ” il cambiamento?
L’AUU è sicuramente un buon inizio, come le altre misure a sostegno della famiglia e dei figli, ma, a mio parere, al legislatore oggi viene chiesto una visione di lungo periodo e ampio respiro che renda strutturale e duratura questo tipo di politiche. L’INPS, come sempre, è pronto a fare la sua parte per dare attuazione alle riforme che saranno concepite.

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