Esteri

Bombardieri Usa in Medio Oriente. Biden: “Se fate male a un americano noi risponderemo”

di Cristiana Flaminio -

epa11121609 US President Joe Biden (C) and First Lady Jill Biden (R) stand with their hands over their hearts as a US Army carry team moves a flag-draped transfer case containing the remains of US Army Sergeant Breonna Moffett, during a dignified transfer of fallen US service members, at Dover Air Force Base in Dover, Delaware, USA, 02 February 2024. US Army Sergeant Jerome Rivers. US Army Sergeant Breonna Moffett, and US Army Sergeant Kennedy Sanders died in a drone strike on 28 January at a military base in Jordan; forty other US troops were also injured in the attack. The enemy drone, which the White House has blamed on an Iran-backed militia, may have been mistaken for a US drone and left unimpeded, according to a preliminary report. EPA/MICHAEL REYNOLDS


Gli Usa attaccano 85 obiettivi riferibili a milizie filo iraniane in tutto il Medio Oriente, dalla Siria all’Iraq. L’America ha inteso vendicarsi così dell’attacco in Cisgiordania costato la vita a tre soldati statunitensi. “Abbiamo colpito ciò che intendevamo colpire”, hanno fatto sapere funzionari Usa. E il presidente Joe Biden, proprio durante la cerimonia del ritorno in patria delle salme dei tre soldati americani uccisi, ha rivendicato i bombardamenti: “La nostra risposta è iniziata oggi, continuerà nei tempi e nei luoghi che sceglieremo noi”. E ancora: “Gli Usa non cercano il conflitto in Medio Oriente o in qualsiasi parte del mondo” ma Biden ha avvisato “tutti coloro che potrebbero farci del male”: “Sappiano che se fate del male a un americano noi risponderemo”.

Joe Biden ha poi dichiarato: “Oggi ho assistito al ritorno di questi coraggiosi americani alla base aerea di Dover e ho parlato con ciascuna delle loro famiglie. Questo pomeriggio, sotto la mia direzione, le forze militari statunitensi hanno colpito obiettivi in strutture in Iraq e Siria che l’IRGC (il Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica) e le milizie ad esso affiliate usano per attaccare le forze statunitensi”.

Sono stati almeno 85 gli obiettivi colpiti dagli aerei Usa in tutto il Medio Oriente. Il Comando centrale degli Stati Uniti, il Centcom, ha identificato gli obiettivi nella Forza Quds del corpo delle Guardie della rivoluzione islamica dell’Iran e “in gruppi di miliziani affiliati”. Gli attacchi sono stati portati a segno con “bombardieri a lungo raggio” e negli attacchi sono state utilizzate più di “125 munizioni di precisione”. “Le strutture colpite – hanno riferito dal Centcom – includevano operazioni di comando e controllo, centri di intelligence, depositi di razzi e missili, droni e strutture logistiche delle milizie e loro sponsors che hanno sostenuto gli attacchi contro le forze Usa”.

Gli attacchi sono durati appena mezz’ora. Intanto il portavoce alla Sicurezza John Kirby ha detto che gli Usa “non cercano una guerra con l’Iran”.


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