Usa: sotto esame le green card degli afghani dopo la sparatoria a Washington
L'omicida aveva collaborato con gli Stati Uniti in Afghanistan
Stretta dell’amministrazione Trump sulle “green Card” rilasciate ai cittadini di Paesi considerati sensibili, dopo l’attacco a Washington da parte di un afgano contro soldati della Guardia nazionale. “Su istruzione del presidente degli Stati Uniti, ho ordinato un riesame completo e rigoroso di ogni ‘green card’ rilasciata a qualsiasi cittadino straniero proveniente da Paesi considerati a rischio”, ha scritto su X il direttore dell’Uscis, Joseph Edlow.
L’elenco dei Paesi a rischio per gli Usa
Interpellata riguardo agli interessati, l’Agenzia ha rimandato a un elenco di 19 Paesi citati in una dichiarazione presidenziale pubblicata a giugno. Nella “lista nera” figurerebbero anche Cuba, Haiti, Iran, Somalia, Libia, Sudan, Yemen e Venezuela, Myanmar, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Burundi, Laos, Sierra Leone, Togo e Turkmenistan.
L’annuncio di Tricia McLaughlin
La portavoce del Department of Homeland Security, Tricia McLaughlin, ha riferito a Cbs News che si stanno riesaminando tutti i casi di asilo approvati durante l’amministrazione Biden. All’inizio del mese, ha ricordato l’emittente, la squadra trumpiana aveva già ordinato una profonda revisione e una nuova valutazione – senza precedenti – di tutti i rifugiati ammessi negli Stati Uniti durante la precedente presidenza.
La storia di Rahmanullah Lakanwal
Rahmanullah Lakanwal era entrato negli Usa nel 2021 e la sua domanda di asilo è stata approvata all’inizio di quest’anno, mentre il tycoon era in carica. McLaughlin ha attribuito il buon esito della sua richiesta a un accordo giudiziario risalente all’amministrazione Biden che obbligava il governo federale a velocizzare l’esame delle domande di asilo degli afghani.
Il regime speciale per i cittadini afghani
Si stima che circa 85.000 afghani siano stati reinsediati negli Stati Uniti nell’ambito dell’operazione denominata “Allies Welcome” dopo il ritiro delle truppe statunitensi nel Paese guidato dai talebani, avvenuto nel 2021. In molti casi, inizialmente erano stati alloggiati in basi militari e trasportati negli Stati Uniti dopo aver completato le procedure di controllo.
Il caso di Lakanwal non è “ordinario”. L’uomo era arrivato dopo aver collaborato con gli Stati Uniti in Afghanistan, ha spiegato alla Cnn un funzionario Usa, e aveva superato “tutti i controlli” prima di lavorare con gli Usa e mettere piede sul suolo statunitense.
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