Politica

Vertice Azione-Pd: Calenda modello La Malfa e la fobia della piazza dei dem

di Ivano Tolettini -


Salute e sanità sono temi d’incontro per un accordo tra Elly Schlein e Carlo Calenda, che si sono sentiti/visti telefonicamente su Whatsapp ed a breve si vedranno di persona. Com’è avvenuto sul salario minimo le prove di avvicinamento sono concrete, tanto che gli sherpa di Pd e Azione ieri si sono incontrati per disegnare la strategia comune. Su altri temi, invece, le parti rimangono lontane: basti pensare al termovalorizzatore di Roma. Per non parlare delle rivendicazioni di piazza avanzate da Schlein che non sono condivise per nulla da Azione, che con il suo leader rilancia: “Noi vogliamo parlare a popolari e riformisti per un progetto repubblicano sul modello di quello definito da La Malfa”. Intanto, gli sherpa di democratici e Azione si sono incontrati nella sede dei secondi in vista della legge di Bilancio. “Abbiamo terminato un primo giro di confronti con le altre forze di opposizione – spiega Marina Sereni, responsabile sanità Pd -.

Azione e Pd: i punti d’incontro

Si conferma l’esistenza di punti in comune su cui lavorare: finanziamento del Fondo sanitario nazionale, aumento del personale e delle retribuzioni, liste d’attesa sui cui c’è forte sensibilità da parte dei cittadini, potenziamento della medicina del territorio anche con le risorse Pnrr. Sono punti sui cui lavorare per costruire una proposta comune”. Certo è che in vista delle Europee, che si terranno tra nove mesi tra il 6 e 9 giugno, Calenda da solo rischia di non raggiungere la soglia del 4%. L’ultimo sondaggio di Swg vede FdI staccare di quasi dieci punti il Pd (28,5% contro il 19,7%), seguiti dal M5S in crescita al 17,4%; Lega e Forza Italia, rispettivamente al 9,6% e 6,4%, quindi il movimento di Calenda al 3,8%. Più staccata Italia Viva al 2,6%. “La sanità è il più grave problema sociale che c’è – dice Calenda -. Proponiamo di investire sulla sanità ogni euro disponibile nella legge di bilancio sia per le diagnosi urgenti che per il personale sanitario. Servono 10 miliardi anche per abbattere le code ”. Quanto a un testo unitario delle opposizioni sulla manovra, Calenda sottolinea: “Spero di sì, siamo al primo incontro, vediamo. Sarebbe importante avere anche un ok dal governo. Sulla sanità destra e sinistra vogliono dire molto poco, quello che è importante è che è un diritto costituzionale e che in questo momento sta venendo meno”. All’incontro per Azione c’erano il responsabile welfare, Alessio D’Amato, e il responsabile sanità, Walter Ricciardi.

Intanto, dentro il Pd vi è attesa per la prossima direzione dopo l’apertura della segretaria alla minoranza alla festa dell’Unità di Ravenna, dove ha riconosciuto l’importanza di essere plurali, senza per questo alimentare quello che Stefano Bonaccini tratteggia come “il teatrino delle dichiarazioni”. Ai dem serve un necessario chiarimento interno, mentre Schlein si dice concentrata sulla “grande manifestazione di piazza” dalla quale Calenda è distante. “Noi lavoriamo in parlamento perché siamo forze parlamentari, come Schlein sa bene – aggiunge -. Andare in piazza per qualsiasi cosa non lo condividiamo né come approccio né come metodologia”. Quindi tornando al tema della sanità, Calenda conclude che “mi piacerebbe che sulla sanità Italia viva si unisse. Quando eravamo insieme organizzammo una grande iniziativa sulla sanità, spero che si uniranno anche loro”.


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