Cultura & Spettacolo

“Viaggi di nozze” fa 30 e conquista il Marateale: intervista a Carlo Verdone

di Nicola Santini -


Trent’anni fa uscì nelle sale cinematografiche “Viaggi di nozze“, un film che oltre a sbancare il box-office nel corso del tempo non ha mai smesso di affascinare e sorprendere, diventando un autentico cult. Regista e attore protagonista della pellicola, Carlo Verdone, che L’identità ha incontrato nel corso della diciassettesima edizione della kermesse “Marateale – Premio Internazionale Basilicata”.

Carlo, “Viaggi di nozze” compie trent’anni e viene premiato come film-cult a Marateale. Che effetto ti fa?
Ogni volta che un mio film raggiunge un traguardo importante di questo tipo, non posso che provare un grande senso di gioia. Questo è un film a cui devo moltissimo. Beninteso, sono molto affezionato a tutti i miei film e a ciascuno di essi mi legano dei ricordi emozionanti. Quando penso a questo mio progetto, in particolare, non posso che tornarmi alla mente tutti i ricordi condivisi con Claudia Gerini. Sul set ci siamo divertiti un sacco a vestire i panni di Ivano e Jessica, non a caso ancora oggi ci sono tantissime persone che si divertono a ripetere integralmente le loro battute (sorride, ndr).

Oggi con quali occhi vedi il Carlo di trent’anni fa?
Mi fa un effetto un po’ strano, perché a tratti è come si mi sembrasse di vedere un altro attore(sorride, ndr), perché nel corso degli anni il modo di recitare cambia. Detto questo, sicuramente provo tanta nostalgia, probabilmente perché riflettendoci mi rendo conto che quelli erano tempi un po’ più felici.

A distanza di anni con Claudia Gerini hai ancora un legame molto stretto…
Ogni volta che ci vediamo è sempre una gran festa. A distanza di trent’anni posso sicuramente dire che quella legata a Claudia sia stata una scommessa vinta.

Che rapporto hai con il tempo che passa?
Più passa il tempo e più resto impressionato da come alle volte mi sembra che passi troppo velocemente. Fortunatamente, però, i miei film resistono allo scorrere di questo tempo. Ne ho avuto la prova quando di recente sono stato a Bologna, dove è stato proiettato “Un sacco bello” in occasione della prima della sua versione restaurata. Quello è il mio film d’esordio, è stato girato 45 anni fa, eppure in Piazza Maggiore a Bologna c’era tantissima gente che non vedeva l’ora di rivederlo e che anche in quell’occasione non si è risparmiata con il proprio affetto.

Quali consigli daresti ai giovani che desiderano affermarsi nel mondo della recitazione?
Oggi io consiglierei di muovere i passi come, anni fa, li avevo fatti io. E’ importante collaborare con persone che hanno la propria stessa passione, mettendo in scena piccoli spettacoli per fare palestra.


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