Attualità

West Nile, in Campania ora le vittime sono tre

Nel numero de L'identità in edicola domani gli aggiornamenti e le novità sul virus

di Angelo Vitale -


Ci sono una seconda e una terza vittima in Campania per il virus West Nile: un uomo di 74 anni di Pomigliano d’Arco, deceduto all’Ospedale del Mare di Napoli dopo essere stato ricoverato per un’emorragia digestiva e aver manifestato febbre, stato confusionale e insufficienza renale aggravata dal virus e ieri sera – solo nel pomeriggio odierno la notizia – un uomo di 68 anni residente a Trentola Ducenta, nel Casertano, deceduto nella serata di lunedì presso il presidio ospedaliero di Aversa. In Campania, quindi, ci sono almeno tre decessi per il virus.

Le vittime del West Nile nel Lazio

Nel Lazio, al momento i decessi confermati sono tre. Oltre alle due vittime già note (un uomo di 77 anni con patologie croniche, morto all’Istituto Spallanzani di Roma, e una donna di 82 anni deceduta a Latina), è deceduto anche un uomo di 86 anni, tra i primi contagiati nel territorio, morto all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.

La Regione Lazio ha adottato diverse misure di prevenzione, tra cui l’estensione dell’obbligo di test per il virus West Nile a tutti i donatori di sangue e il coinvolgimento delle Asl territoriali per il monitoraggio e la prevenzione.

Campania: il secondo focolaio, le misure in atto

In Campania, le autorità hanno attivato misure di sorveglianza clinica e veterinaria e sono state sollecitate disinfestazioni straordinarie nelle aree metropolitane, come Napoli, per contenere la diffusione del virus.

Nella regione è stato approvato un piano di sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu, che prevede sorveglianza entomologica nelle “zone umide” favorevoli alla proliferazione delle zanzare vettore del virus.

Sono state programmate disinfestazioni notturne in diverse aree a rischio, come nel Comune di Caivano e Napoli, con l’impiego di prodotti larvicidi a basso impatto ambientale, autorizzati dal ministero della Salute. Gli interventi mirano a ridurre la popolazione di zanzare Culex, principale vettore del virus.

In più, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno ha intensificato il monitoraggio entomologico e virologico con migliaia di trappole per zanzare e screening su uccelli selvatici sentinella.

E la Regione ha diffuso un decalogo anti-zanzare con raccomandazioni come coprire recipienti d’acqua, usare repellenti, trattare tombini e ristagni d’acqua ogni 15 giorni, installare zanzariere, rimuovere potenziali focolai di zanzare e verificare la pulizia delle grondaie. Diffusi sui territori pure inviti a consultare il medico in presenza di sintomi e a segnalare volatili morti alla protezione civile regionale.


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