Esteri

Zelensky: “Resistenza e lotta Vinceremo noi”

di Claudio Capotosti -

VOLODYMYR ZELENSKY PRESIDENTE UCRAINA


Telegram, piazza Sofia, video-collegamento con i leader del G7, conferenza stampa a Kiev. Quella di ieri è stata una giornata particolarmente intensa per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, da abile comunicatore qual è, ha utilizzato tutti i canali a sua disposizione per far leva sullo spirito patriottico della sua gente e, allo stesso tempo, lanciare messaggi di grande impatto all’esterno.
‘”Il 24 febbraio milioni di noi hanno fatto una scelta: non una bandiera bianca, ma quella blu e gialla. Non siamo fuggiti, ma abbiamo affrontato il nemico. Resistenza e lotta”, ha scritto nella prima parte della mattinata sulla popolare applicazione di messaggistica.
E ancora: “Siamo sopravvissuti al primo giorno della guerra su vasta scala. Non sapevamo cosa avrebbe portato il domani, ma capivamo chiaramente che per ogni domani bisogna combattere. E abbiamo combattuto”. “E’ stato un anno di dolore, tristezza, fede e unità. E questo sarà l’anno della nostra invincibilità. Sappiamo che questo sarà l’anno della nostra vittoria”, ha aggiunto il numero uno di Kiev .
Successivamente Zelensky ha guidato un minuto di silenzio in piazza Sofia, a Kiev, “in ricordo delle vittime”. Rivolgendosi ai soldati, li ha riconosciuti come “le persone più importanti”, quelle “grazie alle quali la vittoria è più vicina”. “E’ grazie a voi se l’Ucraina esisterà”, ha affermato il presidente, aggiungendo che “L’Ucraina ha ispirato e unito il mondo”. Poi un appello agli alleati: “Il fatto che siamo qui ora, che stiamo svolgendo una commemorazione all’aperto, dimostra che finché l’Occidente continuerà a sostenere l’Ucraina, l’Ucraina alla fine prevarrà”. L’ex comico si è unito anche alla videoconferenza dei leader del G7, convocata dalla presidenza giapponese. Infine l’attesa conferenza nella capitale. “Sono assolutamente convinto che raggiungeremo la vittoria già quest’anno”, ha dichiarato Volodymyr Zelensky, ringraziando “ogni alleato, ogni partner che ci ha mostrato sostegno” e sottolineando che “tutti i nostri partner sono uniti nel sostenere la nostra vittoria e hanno ripetuto che saranno al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”. “La vittoria sarà inevitabile, sono certo che la vittoria ci sarà”, ha ribadito il leader, assicurando di “avere tutto per questo, abbiamo la motivazioni, gli amici, la diplomazia, siamo tutti uniti per questo”.
C’è un “se”, ripetuto più volte, per raggiungere l’obiettivo: “Se l’Occidente mantiene la parola, se rimaniamo uniti come un pugno, se tutti i partner restano uniti, abbiamo tutto quello che serve per farcela, per arrivare alla vittoria quest’anno”. Più armi e ancora maggiori sostegni per affrontare il nemico sul campo di battaglia, ma anche una via diplomatica per arrivare alla fine delle ostilità: “Abbiamo dalla nostra parte la comunità internazionale e speriamo di avere un vertice di pace” che possa essere ospitato in un “Paese terzo”. Rivelato il percorso che si intende seguire: “Stiamo lavorando per garantire che i Paesi di diversi continenti siano coinvolti nella ‘formula di pace’”.
Auspicata anche la partecipazione di Cina e India perché la soluzione al conflitto deve essere a “livello globale”. Significativo il riferimento alla Nato, con considerazioni da membro ‘de facto’: “Molti paesi nel mondo hanno iniziato ad aumentare i loro budget per la difesa. La guerra in Ucraina ha premuto il pulsante reset nella Nato”.

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