Manifattura, perché conviene digitalizzare le imprese
“E’possibile, oltre che conveniente, coniugare innovazione tecnologica ed efficienza energetica, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui le imprese devono confrontarsi con stimoli differenti: la forte spinta alla decarbonizzazione, le esigenze di modernizzazione, l’instabilità del costo dei vettori energetici”: è quanto ritiene Ricerca sul Sistema Energetico, la società controllata Mef attraverso Gse. Rse lo ribadisce con una monografia sulla digitalizzazione delle imprese manifatturiere chiedendosi, con il suo ad Maurizio Delfanti: “Ce la faremo a decarbonizzare l’economia, come richiesto dagli impegni europei e nazionali in tema di contrasto al climate change? Una domanda senza risposte certe ma che sottende sfide, aspettative e timidi segnali di speranza”.
Al lancio anche Marco Calabrò, capo segreteria tecnica del ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha ripercorso il cammino che nel 2016 condusse al Piano Industria 4.0, chiamato ormai a “fine anno a tradursi in un’evoluzione 5.0“. Per lui, “il contesto economico è radicalmente cambiato: prima la riorganizzazione delle catene globali del valore accelerata dalla crisi pandemica, poi l’aggressione della Russia all’Ucraina, hanno costituito fenomeni esogeni di forte rottura rispetto al passato e hanno posto nuove sfide per tutti”. Eventi in seguito ai quali “si è compreso che l’innovazione e la digitalizzazione costituiscono ancora un requisito indispensabile, ma non più sufficiente ad assicurare performance favorevoli: il contesto globale in rapida evoluzione e i regolamenti internazionali sempre più stringenti hanno dato nuova centralità all’obiettivo della transizione green non solo nell’ambito delle strategie aziendali, ma anche nei programmi agevolativi messi a disposizione delle imprese”.
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