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Mondiali a rischio, una pessima Italia battuta 3 a zero dalla Norvegia

Un'Italia inguardabile, aumentano le recriminazioni all'indirizzo di Luciano Spalletti, per lui l'incubo è ora Claudio Ranieri

di Redazione -


La Norvegia mette subito nei guai l’Italia nelle qualificazioni per i Mondiali 2026 nella partita d’andata a Oslo: 3-0 il risultato finale. A sbloccare al 14′ Sorloth, il raddoppio al al 34′ di Nusa, il tris messo a segno da Haaland al 42′. Nel secondo tempo la Norvegia sfiora il poker con Berg al 64′ ma è palo. In campo italiano occasioni mancate per Frattesi al 54′, per Orsolini all’88’ e per Lucca nel secondo di recupero sui quattro totali. Ma, nel complesso, un’Italia inguardabile, pessima, per niente lucida, per nulla aiutata dal ct Luciano Spalletti a provare a invertire la rotta di una debacle.

“Questa è l’Italia che ho, continuo così”

“Questo è un gruppo che ho scelto e ci vado avanti. C’è da migliorare, non possiamo dare vantaggi come quelli di stasera. Si va avanti con questo gruppo e questo progetto, è il migliore che abbiamo valutato”. Così alla fine di Norvegia-Italia, ai microfoni della Rai, il commissario tecnico della Nazionale.

Poi, ai microfoni di Sky Sport: “Farò la prossima partita e poi parlerò con Gravina perché c’è bisogno che gli parli delle intenzioni che ho e sulle scelte che faccio”. E ancora: “Ci vuole morale a sostenere le qualità tecniche di un calciatore. Dopo una prestazione del genere ti fai diverse domande e ti rendi che ci sono delle complicazioni, che vanno affrontate. A livello individuale penso che si possa fare qualcosa in più. Io comunque vado avanti con questo gruppo perché penso abbia delle qualità”.

Per Spalletti l’incubo Ranieri

Unanimi, dai microfoni Rai del post partita, nelle voci de commentatori, i commenti negativi all’indirizzo di Spalletti. Una sorta di viatico all’esautorazione. Più probabile, invece, che Gravina lo confermi alla guida della Nazionale lungo il percorso avviato stasera per la qualificazione dei Mondiali che rimangono a rischio. Obbligata la corsa per vincere, ora, ogni partita del girone, per essere secondi dietro la squadra che stasera ci ha battuti. Anche se da oggi, per qualcuno, l’incubo di Luciano Spalletti si chiama Claudio Ranieri.


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