Attualità

Stangata Antitrust su Virgin: tre milioni per pratiche scorrette

Chiusa l'istruttoria aperta nel 2024: le ragioni dell'autorità garante

di Cristiana Flaminio -


Arriva la stangata dell’Antitrust sulla catena di palestre di Virgin Active Italia. L’autorità garante per la concorrenza e il mercato ha irrogato una maxi sanzione da ben tre milioni di euro ai danni della società. Così si chiude l’istruttoria, apertasi a dicembre dell’anno scorso su segnalazione di diversi consumatori e utenti, legata a pratiche commerciali ritenute scorrette che si riferivano, per lo più, alle informazioni su termini e condizioni di abbonamento e, in particolar modo, alle questioni, sempre scottanti, riferibili a disdette e recessi anticipati.

La nota dell’Antitrust su Virgin

La notizia è stata ufficializzata proprio dall’autorità garante con una nota pubblicata questa mattina. Nel documento, l’Antitrust riferisce di aver “chiuso l’istruttoria” con la sanzione da tre milioni. E questo perché, stando a quanto riferiscono dall’Agcm, “il procedimento, che ha preso avvio grazie alle segnalazioni arrivate all’Autorità da numerosi consumatori, ha confermato le pratiche scorrette della società”. In particolare, spiegano dall’Antitrust, “Virgin Active Italia, che nel 2024 ha superato i 100mila abbonamenti, forniva ai consumatori informazioni inadeguate sui termini e sulle condizioni di adesione, di rinnovo automatico, di disdetta e di recesso anticipato dall’abbonamento”.

Lacci e lacciuoli “sciolti” dalla stangata

Ma non è tutto perché secondo i rilievi dell’autorità garante per la concorrenza e il mercato, la società che gestisce una catena di palestre in tutto il territorio nazionale “ometteva la comunicazione preventiva sul rinnovo automatico dell’abbonamento, sulla data entro cui il consumatore può inviare formale disdetta e non forniva informazioni adeguate sugli aumenti dei prezzi praticati nel corso del 2024”. E, inoltre, “creava ostacoli all’esercizio della facoltà di risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta”. Circostanze, queste, ritenute pratiche scorrette dall’Antitrust che ha così proceduto a stangare Virgin.


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