Cronaca

Puff Daddy dichiarato “non colpevole” per traffico sessuale

di Roberta Rizzo -


Il produttore musicale e imprenditore Sean “Diddy” Combs, alias Puff Daddy è stato dichiarato non colpevole dalle accuse più gravi nel processo che lo vedeva imputato a New York per traffico sessuale e associazione a delinquere. Secondo quanto riferito dalla CNN, la giuria ha assolto Combs dai reati più pesanti, stabilendo però la sua responsabilità su due capi d’imputazione legati al trasporto a scopo di prostituzione.

Il verdetto segna una svolta importante per il 55enne, che eviterebbe così una condanna all’ergastolo, inizialmente ipotizzata in caso di colpevolezza su tutti i fronti. Il reato per cui è stato invece ritenuto responsabile prevede una pena massima fino a dieci anni di carcere, che verrà quantificata in sede di sentenza nella prossima udienza.

Il processo e le testimonianze contro Puff Daddy

Il processo, molto seguito dai media, ha avuto come punto centrale le testimonianze di due donne: Casandra Ventura, ex compagna di Combs, e una seconda donna identificata soltanto con il nome fittizio di Jane. Entrambe avevano accusato l’artista di abusi sessuali, violenze fisiche e sfruttamento a fini di traffico umano. Le denunce hanno contribuito ad aprire un’inchiesta federale su Puff Daddy, ma al termine delle udienze, la giuria non ha ritenuto sussistenti gli elementi per condannare Combs per i capi più gravi legati alla tratta di esseri umani e al crimine organizzato.

Durante il dibattimento, le testimonianze sono state spesso scioccanti, con racconti dettagliati di violenze, intimidazioni e coercizioni. In particolare, Ventura ha riferito episodi di presunta violenza sessuale e fisica, raccontando anche che Combs l’avrebbe minacciata di diffondere video privati. Tuttavia, la difesa dell’artista ha sostenuto con successo l’assenza di prove concrete per i capi d’accusa più gravi, ottenendo l’assoluzione in quei casi.

Il verdetto misto della giuria, giunto dopo un primo stallo comunicato il 1° luglio, rappresenta comunque un parziale sollievo per Puff Daddy, che si è sempre dichiarato innocente. Resta ora da capire quale sarà l’esito della sentenza definitiva, ma l’assoluzione per traffico sessuale e associazione criminale permette all’artista di evitare le conseguenze più pesanti previste dal codice penale federale.


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