Attualità

“Unica via è il negoziato”, lo sa pure Trump

Meloni indica sui dazi la strada che tutti, senza ammetterlo, vogliono seguire

di Giovanni Vasso -


Non c’è altra via se non quella del negoziato, della trattativa. Lo ha detto Giorgia Meloni ma lo sa, fin troppo bene, anche Bruxelles. Che, proprio ieri, ha spedito a Washington l’ennesima “spedizione tecnica” per tentare di condurre il divo Donald a più miti consigli. Certo, poi c’è la questione della faccia. Per l’Ue, che è alle prese con un sempre montante euroscetticismo, non è mai stata così importante come adesso. Trump, che la sa lunga, aspetta le mosse degli europei. Con la faccia truce di chi è stato “derubato per decenni dagli amici”. Ma che, in realtà, non aspetta altro che di poter scrivere un altro post trionfante su Truth.

La via lunga del negoziato che vogliono tutti

Come quello che, ieri, ha pubblicato a proposito dell’accordo raggiunto con l’Indonesia. Giacarta rischiava tariffe al 32 per cento, poi la decisione di fare un po’ di spesa in America ha portato la Casa Bianca a rivedere la sua strategia. Donald, da consumato negoziatore old-fashioned, usa bastona e carta. Fa il duro e poi si ritira. La Cina, per dirne una, ha avuto ragione dell’aggressività americana e, nonostante i dazi e appena si sono riaperte le frontiere commerciali, ha piazzato l’ennesimo +5,2% di crescita economica. L’Europa, a differenza di Pechino, non ha la stessa forza. È pur vero che, per decenni, ci si è cullati sulla difesa garantita dagli americani e le materie prime energetiche acquistate dalla Russia. Ora, che è tutto cambiato, il Vecchio Continente si trova in difficoltà.

Negoziato necessario per tutti, anche per Trump

Non si può che trattare come ha detto Giorgia Meloni dopo l’incontro con Christian Stocker, cancelliere austriaco abbastanza critico con le politiche passivo-aggressive di Trump.  “Continueremo, insieme con gli altri leader e ovviamente in costante contatto con la Commissione, a lavorare per un accordo reciprocamente vantaggioso da raggiungere prima del primo agosto”, ha detto Meloni che ha tuonato: “Per me l’obiettivo rimane quello di rafforzare l’Occidente nel suo complesso e rendere ancora più forti le nostre economie, fortemente interconnesse, tutti gli altri scenari sarebbero totalmente insensati nell’attuale contesto”. E questo, in fondo, oltre a lei e a Bruxelles, lo sa pure Donald Trump. Non è stato pubblicizzato più di tanto, a Bruxelles piace fare così, ma la mossa di “vietare” i social ai minori rappresenterebbe un bel calcio a Big Tech che, dopo anni di veemente opposizione, s’è ritrovata accucciata sotto il ciuffo del presidente Usa. E, di sicuro, lo riconosce il Segretario di Stato Usa Marco Rubio che ha “rassicurato” Tajani. Ma solo sul “fronte politico”.


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