Bibione sommersa dall’acqua: strade bloccate e gravi danni a negozi e hotel
Nubifragio tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, località balneari in grande difficoltà. Bibione e Lignano Sabbiadoro le più colpite.
Bibione, nella mattinata di oggi, mercoledì 10 settembre, la località balneare è stata colpita da un violento nubifragio che in poche ore ha scaricato circa 200 millimetri di pioggia. Un quantitativo enorme che ha trasformato le strade in veri e propri torrenti, allagando il centro cittadino e gran parte delle zone residenziali.
Situazione complicata
Cantine e garage sono stati invasi dall’acqua, mentre numerosi esercizi commerciali e strutture ricettive hanno subito pesanti danni: interi locali si sono riempiti d’acqua, mettendo a rischio impianti elettrici e compromettendo merce e arredi. A rendere più complicata la gestione dell’emergenza è stata la presenza di tanti turisti ancora in vacanza nella fase conclusiva della stagione estiva.
Protezione Civile al lavoro
Sul posto sono intervenuti squadre della Protezione Civile e la Polizia locale per regolare la viabilità e mettere in sicurezza i punti più critici. Diversi sottopassi, incroci e arterie principali sono rimasti chiusi per ore, riaprendo solo dopo il deflusso dell’acqua. Disagi simili si sono registrati anche a Lignano Sabbiadoro, dove le piogge torrenziali hanno provocato allagamenti diffusi.
La conta dei danni
Gli operatori della Protezione civile hanno lavorato senza sosta per liberare tombini e canali ostruiti dalla massa d’acqua, ma la conta dei danni è già iniziata. Per commercianti e albergatori la perdita è doppia: economica, con beni danneggiati e impianti compromessi, e d’immagine, in una delle mete turistiche più note dell’Alto Adriatico.
Non sono mancati disagi anche per i residenti, costretti a fare i conti con case rese inaccessibili e cantine sommerse.
Allerta fino a domani mattina
Secondo i meteorologi, l’allerta arancione rimane valida per l’intera giornata sia in Veneto che in Friuli-Venezia Giulia. Le autorità invitano alla massima prudenza negli spostamenti e raccomandano particolare attenzione ai corsi d’acqua e alle zone a rischio idrogeologico. In Friuli sotto osservazione i bacini del Tagliamento e dell’Isonzo, già messi a dura prova dalle piogge dei giorni scorsi.
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