Economia

Apple ingiunge all’Ue di abrogare il regolamento Dma

di Giovanni Vasso -


Apple ha ufficialmente chiesto (o ingiunto?) all’Ue di abrogare il Dma, ossia il regolamento sui mercati digitali. La situazione è davvero compromessa in Europa se le aziende, per quanto ultramiliardarie, si sono messe a imporre ordini sulle leggi, su quelle normative, peraltro, di cui Bruxelles è andata sempre fiera non potendo, sul fronte digitale, opporre nient’altro che la regole in assenza (totale) di uno straccio di campione che potesse far contare, sul serio, il Vecchio Continente.

Apple sfida l’Ue: “Abrogare il Dma”

Da Cupertino è arrivata la richiesta ufficiale a Bruxelles. Apple vuole che l’Ue abroghi il Dma, il regolamento che mira a scardinare gli abusi di posizione dominante che si sono creati sul nodoso mercato dominato, letteralmente, da pochissime major che, nel corso degli anni, sono diventate così grandi da meritarsi l’acronimo di Ott, Over the Top. “Il Dma – hanno scritto i legali di Apple – dovrebbe essere abrogato e al contempo verrà adottato uno strumento legislativo più appropriato allo scopo”, bontà loro.

Cosa farà adesso Bruxelles?

Se Apple s’è mossa in una maniera tanto vistosa è perché chiaramente ha fiutato il clima politico ed economico. Insomma, Cupertino sa che adesso con Donald Trump alla Casa Bianca, può permettersi il lusso di dire all’Ue cosa dovrebbe o non dovrebbe fare. La palla, ora, passa nel campo di Bruxelles. Una richiesta formale, presentata con tanto di comunicati stampa e col massimo della pubblicità possibile, rappresenta una sfida politica al già debole esecutivo comunitario. Che dovrà capire cosa fare: se cedere, ancora una volta, agli interessi “dell’amico americano” o se coltivare la postura dritta in materia digitale. Sullo sfondo, è chiaro, c’è la questione dei dazi. Che prosegue, seppur in sordina e per altre strade, ad agitare il dibattito economico internazionale.


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